La scienza festeggia il secolo di Rita Levi Montalcini

Oggi è una giornata speciale per la scienza italiana. Il 22 aprile di 100 anni fa nasceva a Torino Rita Levi Montalcini, una donna destinata a segnare profondamente la ricerca scientifica grazie ai suoi studi sul fattore di crescita nervoso (NGF).

Rita Levi Montalcini
Rita Levi Montalcini

Dopo aver dedicato numerosi anni allo studio del sistema nervoso, anche in condizioni proibitive a causa del regime fascista e della seconda guerra mondiale, nei primi anni Cinquanta Rita Levi Montalcini scoprì la proteina NGF, uno degli elementi principali nello sviluppo del sistema nervoso nei vertebrati e in particolare degli assoni (i filamenti che fuoriescono dai neuroni per trasmettere i segnali elettrici generati dalle cellule neuronali). Una scoperta fondamentale per comprendere come il nostro sistema nervoso si sviluppa e cercare di carpire i giusti segreti per rigenerare i collegamenti nervosi quando si “rompono” a causa di processi degenerativi o traumi. Leggi tutto “La scienza festeggia il secolo di Rita Levi Montalcini”

Condizioni di vita estreme in un ecosistema appena scoperto tra i ghiacci dell’Antartide

Blood Falls (credit: photolibrary.usap.gov)
Blood Falls (credit: photolibrary.usap.gov)

Il nostro Pianeta riserva spesso delle considerevoli sorprese. Un team di ricercatori ha da poco scoperto alcune forme di vita in un ecosistema rimasto intrappolato sotto a un ghiacciaio per circa due milioni di anni in Antartide.

Secondo il gruppo di ricerca, i microbi identificati sarebbero riusciti a sopravvivere adattandosi alle condizioni di buio estremo e alla assenza di ossigeno traendo energie dal ferro e dallo zolfo. L’importante scoperta potrebbe fornire nuovi elementi a supporto della tesi della “Terra a palla di neve”, una teoria secondo la quale in un dato momento del passato il Pianeta rimase totalmente ricoperto dai ghiacci, e importanti dati per valutare se davvero forme di vita primordiali si possano sviluppare anche su altri pianeti come Marte. Leggi tutto “Condizioni di vita estreme in un ecosistema appena scoperto tra i ghiacci dell’Antartide”

Come si fanno milioni di patatine fritte praticamente identiche?

Ogni anno, una famosa catena di fast-food vende oltre 240 miliardi di patatine fritte, tutte pressoché identiche per forma, gusto e dimensione. Dietro a una semplice porzione di questi tuberi cotti nell’olio c’è una vera e propria scienza, elaborata per ottimizzare al massimo l’intera catena produttiva.

Per assicurarsi che le patatine abbiano un sapore costante e tempi di cottura standard, le catene di fast-food sottopongono migliaia di tonnellate di patate allo stesso identico procedimento produttivo. Prima ancora di essere piantate, le società di ristorazione concordano l’acquisto dell’intera produzione di un’azienda agricola, imponendo una specifica varietà di patata, l’utilizzo di determinati fertilizzanti, l’impiego scrupoloso di determinate quantità di antiparassitari e precise politiche di coltivazione e crescita dei tuberi. Vengono preferibilmente utilizzate varietà di patata in grado di assicurare una cottura uniforme e omogenea, nonché una lunga durabilità, indispensabile per offrire un prodotto dal “gusto standard” uguale in qualsiasi angolo del globo. Leggi tutto “Come si fanno milioni di patatine fritte praticamente identiche?”

Tarsio delle Filippine: a me gli occhi please

Gli occhi sgranati qui sotto appartengono a un esemplare di Tarsio delle Filippine (Tarsius syrichta), un simpatico animale davvero particolare e non solo per il suo aspetto fisico.

Tarsius syrichta
Tarsius syrichta (credit: not found)

Il Tarsio è infatti uno dei primati più piccoli finora scoperti dagli etologi, un esemplare adulto difficilmente supera le dimensioni di una mano umana. Come suggerisce il nome, il Tarsius syrichta vive nell’arcipelago delle Filippine e predilige gli ambienti estremamente umidi delle foreste pluviali, là dove abbondano gli insetti di cui è ghiotto. Leggi tutto “Tarsio delle Filippine: a me gli occhi please”

Detriti fuori controllo in orbita: satelliti per le osservazioni terrestri in pericolo

satelliteLa collisione tra due satelliti in orbita intorno alla Terra, avvenuta lo scorso febbraio, ha riaperto il dibattito sui detriti presenti nello spazio e la loro pericolosità per i dispositivi orbitanti e per le missioni spaziali con astronauti.

Secondo un recente comunicato dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), i rischi per i satelliti ERS-2 ed Envisat di scontrarsi con alcuni dei detriti derivanti dalla collisione di febbraio sono aumentati di circa il 30%. Il pericolo in termini assoluti rimane particolarmente basso, ma nel corso dell’ultimo periodo alcuni detriti hanno mancato di poco i satelliti, passando appena a 200 metri di distanza dalle loro strumentazioni. Leggi tutto “Detriti fuori controllo in orbita: satelliti per le osservazioni terrestri in pericolo”

Il cambiamento del clima lascerà il segno anche sui grandi incendi stagionali

incendioIl surriscaldamento globale porterà a una sensibile variazione dell’attuale distribuzione dei grandi incendi che stagionalmente interessano alcune aree del Pianeta. A rivelarlo è una nuova ricerca, che getta nuove ombre sul futuro di numerosi ecosistemi in cui gli incendi rivestono un ruolo primario per i cicli di vita di flora e fauna.

Per causare un incendio di grandi dimensioni la Natura ha generalmente bisogno di ben pochi ingredienti: vegetazione estremamente disidratata, molto calore e un’estate particolarmente ventosa. Nonostante il meccanismo possa apparire semplice, in numerosi anni di studi i ricercatori si sono resi conto di quanto sia difficile prevedere con certezza l’esatto periodo in cui un incendio devasterà una data area del Pianeta. Le equazioni che tentano di prevedere tali fenomeni si basano in genere su un alto numero di variabili, ma si rivelano spesso insufficienti per formulare una previsione attendibile. Leggi tutto “Il cambiamento del clima lascerà il segno anche sui grandi incendi stagionali”