Corto magnetico

L’affascinante cortometraggio Magnetic Movie ha conquistato uno dei premi dell’Immagine Science Film Festival 2009. Un riconoscimento meritato per un film che ci mostra ciò che solitamente è precluso alla nostra vista.

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Il breve filmato illustra la natura caotica e in continua mutazione dei campi magnetici. Le immagini sono state girate nei pressi degli Space Sciences Laboratories della NASA (UC Berkeley) e sono accompagnate dalle voci di alcuni ricercatori, intenti a illustrare il frutto delle loro scoperte legate principalmente allo studio del Sole.

Nei laboratori, gli scienziati riproducono in scala e studiano i devastanti eventi che si verificano sulla nostra stella, dagli effetti della fotosfera ai potenti venti solari, che reagiscono con il campo magnetico terrestre creando le aurore ai poli.

Gli autori del corto hanno combinato le conoscenze scientifiche con alcuni particolari effetti sonori e visivi molto coinvolgenti e in grado di riprodurre fedelmente le dinamiche dei campi magnetici e di renderle visibili. Un piccolo capolavoro anche di divulgazione, che nel corso degli ultimi anni ha calamitato – è il caso di dirlo – una considerevole mole di premi.

Lo Scrigno di Gioie del cosmo

Gli ammassi stellari offrono nel cielo notturno uno spettacolo di rara bellezza e sono spesso visibili anche a occhio nudo senza la necessità di dover osservare la volta celeste attraverso un telescopio. Tra i più noti e osservati ammassi stellari spicca sicuramente lo Scrigno di Gioie nella Costellazione del Sud.

NGC 4755 visto dall'Hubble Space Telescope (credit: ESA/Nasa)
NGC 4755 visto dall'Hubble Space Telescope (credit: NASA/ESA and Jesús Maíz Apellániz)

Noto agli astrofisici con il meno poetico, ma più pratico, codice NGC 4755, l’oggetto è un ammasso aperto poiché contiene un numero relativamente limitato di stelle: alcune migliaia di stelle blandamente legate tra loro dalle forze gravitazionali. Questi corpi celesti hanno età e composizione molto simile poiché si formarono da un’unica nube molecolare gigante e sono dunque un’ottima risorsa per studiare i processi che portano all’evoluzione delle stelle. Leggi tutto “Lo Scrigno di Gioie del cosmo”

Ecco come ci trovano le zanzare

Le zanzare non sono attratte solamente dall’anidride carbonica prodotta con la respirazione. A dimostrarlo sono i risultati di una recente ricerca, che hanno consentito di identificare un particolare odore prodotto naturalmente dagli esseri umani e da numerose specie di volatili in grado di attirare il genere Culex, l’insieme più noto di zanzare ematofaghe alla base dei contagi di numerose malattie e del virus del Nilo occidentale (WNV).

Culex quinquefasciatus (credit: entomology.ucdavis.edu)
Culex quinquefasciatus (credit: entomology.ucdavis.edu)

L’entomologo Walter Leal insieme al ricercatore Zain Syed (University of California, Davis) ha scoperto che il nonanale è il potente agente semiochimico che attira le zanzare, indirizzandole verso le loro prede e un pasto sicuro a base di sangue. Come suggerisce il nome, con il termine “semiochimico” si è soliti indicare una sostanza chimica in grado di trasportare un messaggio (“semeion” in greco significa segno). Leggi tutto “Ecco come ci trovano le zanzare”

Nephila komaci e le disparità di genere

Ogni anno si scoprono tra le 400 e le 500 nuove specie di ragno. Questo particolare ordine di aracnidi è molto affollato, basti pensare che le specie finora conosciute superano quota 41mila, e fornisce spesso nuove interessanti scoperte.

credit: Plos ONE
credit: Plos ONE

Un gruppo di ricercatori ha da poco confermato di aver identificato una nuova specie appartenente alla famiglia di ragni Nephilidae, noti per essere in grado di creare ragnatele estremamente ampie con un diametro che può raggiungere il metro di ampiezza. La nuova specie, identificata per la prima volta nel 2000 in una collezione e nel 2007 “sul campo”, è stata battezzata Nephila komaci e vive principalmente in Sudafrica e in Madagascar. Leggi tutto “Nephila komaci e le disparità di genere”

Veronesi: più Scienza e meno armi

AVoiComunicare, il blog coordinato da Telecom Italia per offrire uno spazio di dialogo e confronto tra utenti della Rete e personaggi di spicco della società civile, ha da poco avviato un’interessante collaborazione con Science for Peace, il progetto nato su iniziativa di Umberto Veronesi per «la nascita di un grande movimento per la pace alla cui guida vede impegnato il mondo della scienza».

Punto fondante del nuovo movimento è la proposta di ridurre le spese per gli armamenti in modo tale da porter dedicare più risorse alla ricerca scientifica. Un obiettivo ambizioso e difficile da realizzare in tempi brevi, ma che potrebbe portare a una significativa rivoluzione per la ricerca e per la salute di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Leggi tutto “Veronesi: più Scienza e meno armi”

Chi dorme conserva i ricordi

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Com’è noto, la stanchezza non aiuta la memoria: la carenza di sonno per una notte passata in bianco, per esempio, può renderci smemorati e “assenti” il giorno seguente. Secondo una nuova ricerca scientifica, la mancanza di sonno distrugge una specifica molecola presente nei circuiti della memoria del nostro cervello rendendo difficoltosi i meccanismi legati ai ricordi.

I ricercatori hanno scoperto che la privazione del sonno interrompe l’accumulo dei ricordi, un processo che comporta la formazione di nuove connessioni tra i neuroni o il rafforzamento dei collegamenti già in atto. Tale meccanismo impiega solitamente alcune ore per giungere a termine e richiede un complesso e intricato sistema molecolare per poter funzionare. Leggi tutto “Chi dorme conserva i ricordi”