Un vulcano dallo Spazio

Questa affascinante immagine del vulcano Soufrière Hills (Isola di Montserrat – Antille, Mare dei Caraibi) giunge dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ed è stata scattata lo scorso 11 ottobre per documentare l’attività vulcanica della piccola isola.

Vulcano  Soufrière Hills (credit: NASA.gov)
Vulcano Soufrière Hills (credit: NASA.gov)

Il Soufrière Hills è attivo dal 1995 e recentemente ha dato vita a una fase eruttiva preceduta da alcune scosse sismiche causate dal movimento del magma al di sotto del vulcano. Nei giorni tra l’11 e il 13 ottobre, l’isola è stata in parte avvolta dalle ceneri prodotte dall’attività vulcanica, mentre la lava ha invaso alcune aree del vulcano. Leggi tutto “Un vulcano dallo Spazio”

Un lampo di luce per la materia oscura

Un gruppo di ricercatori torna alla carica: un telescopio in orbita potrebbe aver messo in evidenza la materia oscura, quella componente di materia a noi invisibile che dovrebbe costituire l’85% circa dell’Universo e il 30% della sua energia.

Il centro della Via Lattea (credit: Credit: ESO/S. Gillessen et al.)
Il centro della Via Lattea (credit: Credit: ESO/S. Gillessen et al.)

Il Fermi Gamma Ray Space Telescope ha recentemente rilevato alcuni lampi di raggi gamma che potrebbero essere legati alla materia oscura. A sostenerlo sono gli esperti Lisa Goodenough (New York University, New York – USA) e Dan Hooper (Fermi National Accelerator Laboratory, Illinois – USA) che hanno recentemente pubblicato il loro lavoro sul sito web arXiv.org. La ricerca suggerisce che i lampi identificati con il telescopio spaziale in un’area vicina al centro della Via Lattea possano essere causati dalla collisione delle particelle della materia oscura con le loro antiparticelle. Secondo i dure ricercatori, infatti, i dati forniti dal Fermi Gamma Ray Space Telescope sarebbero compatibili con alcuni modelli fino a ora creati per spiegare la materia oscura. Leggi tutto “Un lampo di luce per la materia oscura”

Un robot da cogliere al volo

Muoversi in uno scenario sconosciuto, come un edificio invaso dal fumo, in una condizione di emergenza non è mai semplice, specialmente per i soccorritori chiamati a recuperare quanto prima possibili vittime e feriti. Il compito di chi porta i soccorsi potrebbe essere presto semplificato grazie all’introduzione di un innovativo robot concepito espressamente per esplorare gli ambienti sconosciuti anche in condizioni estreme.

Battezzato RANGE, Robust Aerial Navigation in GPS-denied Environments, il dispositivo ricorda un piccolo elicottero giocattolo ed è in grado di muoversi agilmente all’interno di numerosi scenari. Il robot vola attraverso l’impiego di quattro rotori indipendenti gestiti da una centralina che ne gestisce l’assetto grazie a una serie di sofisticati algoritmi. Il dispositivo può impattare contro una parete o essere colpito da una forza esterna senza perdere il proprio assetto e dunque rischiare di sfracellarsi al suolo. Leggi tutto “Un robot da cogliere al volo”

Un dinosauro per Darwin

Per l’evoluzione delle specie è tempo di aggiungere un nuovo tassello. Il fossile di un rettile in grado di volare da poco scoperto copre una importante lacuna in una progressione di fossili e potrebbe fornire importanti dati per comprendere meglio il funzionamento della selezione naturale.

Darwinopterus (credit: Lü Junchang)
Darwinopterus (credit: Lü Junchang)

Il rettile è stato, non a caso, battezzato Darwinopterus in onore di Charles Darwin, il padre della teoria dell’evoluzione nato due secoli fa. Il Darwinopterus era uno pterosauro e, come gli appartenenti a questo particolare gruppo di animali preistorici, volava nei cieli del Mesozoico, tra i 251 e i 65 milioni di anni fa. Leggi tutto “Un dinosauro per Darwin”

Una mappa per 50 anni di Spazio

In oltre 50 anni di esplorazioni spaziali, con astronavi o sonde automatiche, abbiamo invaso una buona porzione del nostro sistema solare.

credit: National Geographic
credit: National Geographic

L’illustrazione, pubblicata a fine 2008 dal National Geographic, fornisce un interessante riassunto delle principali imprese spaziali portate a termine dal lancio dello Sputnik 1 ai giorni nostri. Le distanze non sono naturalmente in scala perfetta, ma forniscono comunque un buon colpo d’occhio sulle missioni realizzate per conoscere meglio i pianeti che condividono con noi questa piccola porzione del cosmo. Leggi tutto “Una mappa per 50 anni di Spazio”

Se l’influenza A (H1N1) lascia senza fiato

H1N1Sembrano giungere notizie confortanti sull’influenza A (H1N1) dall’Australia e dalla Nuova Zelanda, aree nelle quali il virus ha già espresso buona parte del proprio potenziale durante l’inverno australe. Stando a una recente ricerca, la maggior parte degli individui colpiti da grave insufficienza respiratoria a causa dell’influenza A sono riusciti a sopravvivere grazie a un trattamento per arricchire il sangue di ossigeno.

Una delle complicazioni più pericolose legate all’influenza è la possibilità di incorrere in una sindrome da distress respiratorio (ARDS), una condizione che può portare a danni diffusi dei capillari alveolari a tal punto da causare una forte insufficienza respiratoria e il formarsi di liquido nei polmoni. Alcuni pazienti con H1N1, rivela lo studio, sono stati curati attraverso dispositivi biomedicali per la ossigenazione con membrana extracorporea (ECMO) per ridimensionare la gravità dell’insufficienza respiratoria ottenendo risultati molto promettenti.

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