Babbo Natale tra scienza e magia: indagine semiseria

babbonatale.jpg

Mancano ormai poche ore al fatidico scoccare della mezzanotte e, in tutto il mondo, milioni di bambini andranno a dormire immaginando l’arrivo di un paffuto signore che vola su una slitta trainata dalle renne: Babbo Natale.
Da numerosi anni circolano online molti studi, tra il serio e il faceto, che cercano non tanto di spiegare l’esistenza di Babbo Natale, quanto di verificare se il suo fantomatico viaggio tra i comignoli del mondo sia oggettivamente realizzabile. Ecco una breve rassegna di ipotesi tratta da The Science of Santa Claus, che propone dati scientificamente opinabili, ma molto divertenti.

  • Nessuna specie conosciuta di renna può volare. Eppure, si stima che al mondo vi siano ancora 300.000 specie viventi da catalogare e, nonostante la maggior parte siano insetti e batteri, nulla può categoricamente escludere l’esistenza di una specie di renne simili a quelle utilizzate da Babbo Natale.
  • Sono circa due miliardi i bambini al di sotto dei 16 anni nel mondo. A quanto pare Babbo Natale non è però culturalmente diffuso tra i musulmani, gli indù, gli ebrei e i buddisti: ciò riduce il bacino dei “clienti” a meno di 400 milioni di bambini, mediamente 3,5 per ogni abitazione. Babbo Natale dovrebbe quindi fare visita a circa 92 milioni di case in tutto il mondo.
  • Per compiere il suo itinerario, Babbo Natale ha 31 ore a disposizione grazie alla differenza dei fusi orari, assumendo che compia il proprio viaggio da est a ovest. L’arzillo portatore di doni dovrebbe effettuare quasi 823 visite al secondo, con circa un millesimo di secondo per parcheggiare la slitta, scendere dal camino, lasciare i doni, bere il tradizionale bicchiere di latte con i biscotti, scalare il camino, rimontare sulla slitta e partire per la casa successiva.
  • Ipotizzando che le abitazioni siano uniformemente distribuite sul globo (anche se formalmente sappiamo che così non è), Babbo Natale dovrebbe viaggiare alla ragguardevole velocità di mille chilometri al secondo… Niente male, se si considera che la velocità massima raggiunta da una renna si aggira intorno ai 24 km/h.
  • Non è infine da trascurare il peso complessivo della slitta. Ipotizzando che ogni bimbo riceva un dono del peso di un chilogrammo, la slitta dovrebbe sopportare un peso di circa 400.000 tonnellate. Una renna riesce a trainare il doppio del proprio peso, quindi circa 200kg, ne occorrerebbero quindi alcune centinaia di migliaia per smuovere di pochi centimetri la slitta e un paio di milioni per raggiungere una discreta velocità vincendone l’inerzia.

Insomma, l’impresa pare proprio impossibile… ma la ricerca trascura un elemento fondamentale: la magia del Natale.

Auguri da bloGalileo a tutti voi!

Una risposta a “Babbo Natale tra scienza e magia: indagine semiseria”

I commenti sono chiusi.