Cassini immortala le colonne di vapore di Encelado

A distanza di 12 anni dal lancio e a oltre cinque anni dal raggiungimento di Saturno, la sonda Cassini continua a fornire preziose informazioni agli astronomi sul famoso pianeta degli anelli e sulle sue lune.

encelado

L’orbiter battezzato con il nome dell’astronomo italiano del Seicento Gian Domenico Cassini, grande studioso di Saturno, ha da poco sorvolato Encelado, il sesto satellite naturale in ordine di grandezza del pianeta, trasmettendo verso Terra le nuove immagini di questa particolare e corrugata luna. Gli scatti realizzati dalla sonda saranno ora analizzati dagli esperti della NASA e consentiranno di aggiungere alcuni nuovi importanti tasselli del puzzle fotografico teso a mappare la parte meridionale dell’emisfero rivolto verso Saturno.

Le immagini ad alta definizione e le rilevazioni della temperatura sulla superficie del satellite naturale consentiranno di creare anche una mappa termica di una delle “tiger stripes“, quattro profonde fratture nella regione polare sud contornate da alcune creste lungo le loro estremità. Un’area molto particolare di Encelado che potrebbe offrire nuovi spunti ed elementi per comprendere il passato della luna e di riflesso quello di Saturno.

Dalla zona delle tiger stripes, infatti, si sprigionano alcuni colossali getti di vapore acqueo e particelle talmente poderosi da raggiungere l’altezza di alcune centinaia di chilometri dalla superficie. Nell’immagine recentemente fornita dalla sonda Cassini, e pubblicata dalla NASA così come è arrivata , si notano chiaramente i getti di vapore distinguibili nell’area polare sud. Gli scatti sono stati realizzati appena in tempo: a breve il polo sud del satellite naturale entrerà nell’inverno e sarà nascosto in una gelida oscurità per diversi anni.

L’incontro dello scorso 21 novembre costituisce l’ottavo passaggio ravvicinato della sonda Cassini su Encelado. L’orbiter è passato ad appena 1.600 km dalla sesta luna di Saturno e dovrà attendere l’aprile del 2010 per il prossimo incontro. Nel frattempo la sonda non soffrirà certo di solitudine, la sua agenda è fitta di appuntamenti e il prossimo 11 dicembre passerà vicino a Titano, mentre il 25 dicembre potrà vedere un piccolo puntino azzurro in lontananza, la Terra.

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