Un po’ di sesso e la Drosophila rinuncia al sonnellino

Oltre ad aver aiutato i genetisti a comprendere alcuni meccanismi del DNA, la Drosophila melanogaster potrebbe forse consentire la creazione di nuovi farmaci per combattere la narcolessia. Un team di ricercatori ha infatti notato come i maschi dei moscerini della frutta riescano a modificare temporaneamente le abitudini di sonno/veglia delle loro compagne attraverso un “peptide sessuale”, una molecola trasportata dai loro spermatozoi.

Drosophila melanogaster
Drosophila melanogaster

Oltre a dormire molto profondamente durante la notte, solitamente i moscerini della frutta non disdegnano un bel riposino pomeridiano, una valida soluzione per conservare le energie ed evitare una eccessiva esposizione al sole nelle stagioni calde. Eppure, in alcune particolari circostanze, le femmine di Drosophila evitano la pennichella e si dimostrano iperattive durante tutto il pomeriggio. Leggi tutto “Un po’ di sesso e la Drosophila rinuncia al sonnellino”

Quello strano attaccamento dei vermi marini

Scienziati e ricercatori traggono spesso spunto dalla natura per implementare nuove applicazioni tecnologiche. Un caso emblematico, che si cita spesso come esempio, è quello del velcro: l’idea di realizzare questo particolare materiale venne a un igegnere svizzero che notò alcuni acheni spinosi attaccatisi alle sue calze di lanza durante una passeggiata in montagna.

credit: http://veda.sme.sk/

A volte i trucchi che utilizza la natura sono meno semplici da identificare e richiedono studi maggiormente approfonditi. E proprio osservando un fenomeno naturale, alcuni ricercatori hanno scovato un valido sistema per realizzare un nuovo adesivo che potrebbe rivelarsi molto utile in ambito sanitario. Leggi tutto “Quello strano attaccamento dei vermi marini”

Scarafaggi mozzafiato

In alcune circostanze gli scarafaggi trattengono il respiro, ma non lo fanno certo per il gusto della suspense.

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Durante i loro periodi di riposo, gli scarafaggi e molte altre specie di insetti interrompono periodicamente la respirazione. Un vero e proprio enigma per gli entomologi, che da tempo cercano di capire la ragione di tale comportamento. Secondo alcuni ricercatori, chiudendo gli spiracoli – i piccoli condotti posti sull’esoscheletro per condurre l’ossigeno fino alle cellule – gli insetti riuscirebbero a contrastare l’evaporazione e dunque a non disidratarsi. Leggi tutto “Scarafaggi mozzafiato”

Al Bombus terrestris piace caldo

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Una ricerca pubblicata diverso tempo fa sulla prestigiosa rivista scientifica Nature ha svelato una peculiarità davvero inaspettata dei bombi (Bombus terrestris) e di altri insetti impollinatori.

Per questi piccoli insetti, una corretta amministrazione delle energie diventa fondamentale per mantenere una buona autonomia, in grado di assicurare non solo il volo da fiore a fiore, ma anche un ritorno rapido e sicuro al favo. L’evoluzione ha quindi premiato quegli esemplari maggiormente predisposti a conservare energia, selezionando nuove generazioni costituite da elementi sempre più efficienti e autonomi. Leggi tutto “Al Bombus terrestris piace caldo”

Basta un poco di zucchero e la termite non c’è più

Esemplari di Nasutitermes corniger
Esemplari di Nasutitermes corniger

I nidi delle termiti dovrebbero essere un paradiso per i patogeni, sono caldi, umidi ed estremamente affollati, eppure le colonie di questi insetti diventano vittime di gravi epidemie molto raramente. Un piccolo mistero, che ha incuriosito per molto tempo gli entomologi e che sembra essere ora risolto grazie a una nuova recente scoperta.

Un gruppo di ricercatori ha notato che le termiti producono infatti un enzima antimicrobico molto efficace, che viene disperso sui loro corpi e sulle superifici che costituiscono il nido. Il team di scienziati è riuscito a bloccare questo enzima, ottenendo così una valida soluzione per contrastare le infestazioni da termiti. Leggi tutto “Basta un poco di zucchero e la termite non c’è più”

Nessuna comparazione per trovare la casa migliore, le formiche si accontentano

talbipennisI traslochi non sembrano impensierire più di tanto le formiche appartenenti alla specie Temnothorax albipennis. Questi insetti utilizzano infatti un approccio molto pragmatico quando si tratta di dover cambiare formicaio: non confrontano diversi nidi tra loro per trovare il migliore, ma si stabiliscono nella prima dimora che trovano in grado di accogliere tutta la colonia.

Gli esemplari di T. albipennis stabiliscono generalmente i loro nidi tra le fenditure delle rocce, prediligendo ripari asciutti e protetti dai predatori e dalla luce diretta del sole. Sulla base di queste informazioni e di numerose osservazioni, gli entomologi erano giunti alla conclusione che queste formiche selezionassero attentamente il loro prossimo nido – in sostituzione di quello distrutto – affidando una sorta di ricerca comparativa ad alcune esploratrici. In laboratorio i ricercatori avevano infatti notato come le esploratrici visitassero sia un nido di bassa qualità e uno con maggiori pregi prima di operare la loro scelta e stanziarsi nella tana migliore chiamando a raccolta il resto della colonia. Sembrava proprio che le formiche esploratrici fossero in grado di confrontare due potenziali case prima di scegliere. Leggi tutto “Nessuna comparazione per trovare la casa migliore, le formiche si accontentano”