Quando i mitocondri gabbano il sistema immunitario

«Se ti rompi una caviglia e diventa rossa e inizia a gonfiare è un conto. Se subisci un trauma così grande da indurre il tuo corpo ad arrossarsi e gonfiare, rischi di finire intubato, in dialisi e con numerosi organi compromessi». Lo scenario poco allettante prospettato da Carl Hauser, Harvard Medical School (Boston, USA), è la Sindrome da Risposta Infiammatoria Sistemica (SIRS), una condizione che porta a un complessivo stato infiammatorio del nostro corpo. Una patologia grave e tra le principali cause di morte nei reparti di terapia intensiva.

La SIRS può essere causata da una infezione o da un grave trauma. Inizialmente si pensava che la fuoriuscita di batteri presenti nell’intestino potesse innescare la SIRS indotta dagli eventi traumatici. Alcune ricerche successive confutarono tale teoria, spostando così l’attenzione dei ricercatori verso i tessuti danneggiati e frantumati dai traumi.

Partendo da questi presupposti, Hauser e colleghi hanno ipotizzato che le molecole mitocondriali, gli organuli cellulari addetti alla produzione di energia, rilasciate dai tessuti danneggiati possano stimolare il sistema immunitario dei pazienti dando così il via alla SIRS. I mitocondri, del resto, sono dei lontani parenti dei batteri e furono assoldati dalle cellule per svolgere alcuni compiti molto importanti per la loro sopravvivenza. Secondo Hauser e colleghi, le molecole mitocondriali conserverebbero alcune similitudini con i batteri sufficienti per trarre in inganno il sistema immunitario e fargli credere di avere a che fare con una infezione vera e propria, spesso su larga scala. Leggi tutto “Quando i mitocondri gabbano il sistema immunitario”

Questioni di cuore per il DNA spazzatura

Il tasto per disinnescare alcune delle cause che portano all’infarto potrebbe trovarsi nel DNA spazzatura. Con questa locuzione poco clemente nei confronti della doppia spirale della vita si indicano quelle aree del DNA non codificante, ovvero prive di una funzione (allo stato delle attuali conoscenze). Secondo un gruppo di ricercatori, una sequenza di DNA spazzatura potrebbe essere alla base di almeno una grave patologia che può avere effetti negativi sul muscolo cardiaco.

Negli Stati Uniti, un decesso su cinque è causato dalla coronaropatia (CAD – Coronary Artery Disease), spesso causata dalla presenza di placche di grasso nelle arterie coronarie, i vasi che portano il sangue al cuore. Attraverso uno studio su larga scala condotto su alcune migliaia di volontari, nel 2007 alcuni ricercatori trovarono un collegamento tra la malattia e una sequenza non codificante presente nel cromosoma 9p21. La ricerca portò inoltre alcune evidenze che indicavano come gli individui in possesso di alcune particolari mutazioni in quella specifica sequenza di DNA spazzatura avessero maggiori probabilità di incorrere nella CAD. Leggi tutto “Questioni di cuore per il DNA spazzatura”

Contro i batteri arriva una nuova strategia di assedio

P. aeruginosa Un farmaco di nuova generazione potrebbe presto debellare alcuni tipi di batteri, come Pseudomonas aeruginosache hanno col tempo sviluppato una particolare resistenza agli antibiotici. L’innovativo antibiotico potrebbe aprire la strada a una nuova serie di protocolli di cura, rendendo più semplice la serrata battaglia contro i batteri particolarmente resistenti.

P. aeruginosa è solitamente contrastato dal nostro sistema immunitario, tuttavia nei soggetti immunodepressi il batterio può causare serie infezioni e nei casi più estremi morte per setticemia. Debellare il bacillo con gli antibiotici non è semplice poiché la membrana cellulare dello stesso è sostanzialmente impenetrabile e dunque non consente sempre ai farmaci di entrare all’interno del batterio. Inoltre, gli antibiotici che superano questa cortina vengono spesso “disattivati” ed espulsi rendendo vana la terapia. Leggi tutto “Contro i batteri arriva una nuova strategia di assedio”

Carta canta e diagnostica

Il destino di milioni di individui nelle aree disagiate del mondo potrebbe dipendere da un piccolo quadrato di carta. Determinato ad abbattere i costi dei test di laboratorio e fornire strumenti diagnostici semplici e facili da usare, George Whitesides (Harvard University) è ripartito da una risorsa che non richiede batterie, ricariche o particolari conoscenze per essere utilizzata: la carta.

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Insieme ai propri collaboratori, Whitesides ha creato un nuovo sistema per realizzare un’ampia serie di dispositivi a basso costo per gli esami clinici. Sono sufficienti un computer, una stampante a colori e una particolare stampante a cerca termica per avviare una produzione su larga scala dei test desiderati. Su un foglio A4 possono essere stampati 50 dispositivi per le diagnosi al costo di 0,5 centesimi per pagina. Leggi tutto “Carta canta e diagnostica”

Di corsa, ma a piedi nudi

Le scarpe da corsa alterano la nostra naturale andatura e in alcune circostanze potrebbero creare più danni che benefici all’organismo umano. A rivelarlo è un gruppo di ricercatori che ha da poco condotto un interessante studio sulle differenze tra la corsa a piedi nudi o con le scarpe. I risultati della ricerca potrebbero ora fornire nuovi elementi per comprendere alcuni stadi della nostra evoluzione verso la posizione eretta.

Insieme al proprio team di ricercatori, Daniel Lieberman (Harvard University – USA) ha studiato circa 200 corridori tra gli Stati Uniti e il Kenya creando un campione statistico molto variegato comprendente: volontari cresciuti utilizzando fin da piccoli le scarpe, volontari che hanno iniziato a utilizzare le scarpe solo in età adulta e volontari che non hanno mai indossato un paio di scarpe nella loro vita. Definito il gruppo, Lieberman ha condotto una serie di esperimenti che comprendevano la corsa con le scarpe o a piedi nudi, misurando di volta in volta l’andatura dei volontari e l’impatto della corsa sulle articolazioni. Leggi tutto “Di corsa, ma a piedi nudi”

Ecco come ci trovano le zanzare

Le zanzare non sono attratte solamente dall’anidride carbonica prodotta con la respirazione. A dimostrarlo sono i risultati di una recente ricerca, che hanno consentito di identificare un particolare odore prodotto naturalmente dagli esseri umani e da numerose specie di volatili in grado di attirare il genere Culex, l’insieme più noto di zanzare ematofaghe alla base dei contagi di numerose malattie e del virus del Nilo occidentale (WNV).

Culex quinquefasciatus (credit: entomology.ucdavis.edu)
Culex quinquefasciatus (credit: entomology.ucdavis.edu)

L’entomologo Walter Leal insieme al ricercatore Zain Syed (University of California, Davis) ha scoperto che il nonanale è il potente agente semiochimico che attira le zanzare, indirizzandole verso le loro prede e un pasto sicuro a base di sangue. Come suggerisce il nome, con il termine “semiochimico” si è soliti indicare una sostanza chimica in grado di trasportare un messaggio (“semeion” in greco significa segno). Leggi tutto “Ecco come ci trovano le zanzare”