Empatici si nasce

dna.jpgDietro alla capacità di alcune persone di comprendere rapidamente l’umore del prossimo potrebbe esserci una predisposizione genetica. La scoperta potrebbe rivelarsi utile per comprendere meglio gli effetti di un particolare ormone, l’ossitocina, sul comportamento umano.

Secondo numerosi studiosi, infatti, l’ossitocina sarebbe alla base dell’empatia e dunque della nostra capacità di comprendere ciò che un’altra persona sta provando. Una ipotesi supportata da numerosi esperimenti e dalla recente scoperta di una variazione nel gene che codifica il recettore dell’ossitocina solitamente riscontrata in chi soffre di autismo.

Partendo da queste conoscenze, le ricercatrici Sarina Rodrigues (Oregon State University – USA) e Laura Saslow (University of California – Berkeley, USA) hanno messo il polimorfismo rs53576, la variazione genetica, in relazione con i differenti livelli di empatia riscontrati nella popolazione. Per misurare tali livelli, il team di ricerca ha sottoposto 192 volontari al “test di lettura della mente negli occhi”. A ogni volontario è stato richiesto di osservare alcuni fotogrammi di un filmato appositamente modificati per mostrare unicamente gli occhi dell’attore. Il soggetto poteva scegliere tra quattro diverse alternative per descrivere al meglio l’emozione espressa dal protagonista del film.

I volontari sono stati divisi in tre gruppi in base alla differenza riscontrata nel loro DNA nel polimorfismo rs53576. I soggetti con la variante GG hanno commesso mediamente il 23% di errori in meno rispetto ai volontari con la versione AA o AG del polimorfismo, riscontrabile solitamente nei pazienti autistici. Tale condizione sembrerebbe dunque suggerire che i membri del gruppo GG siano in grado di comprendere meglio le emozioni di qualcuno osservandone il volto rispetto agli individui con la variazione AG o AA del polimorfismo.

Secondo gli autori della ricerca, da poco pubblicata sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences, i risultati dei test condotti dimostrano come alcune persone nascano maggiormente empatiche rispetto ad altre più chiuse e distaccate. La scoperta di Rodrigues, Saslow e colleghi costituisce un importante progresso nello studio del rapporto tra ossitocina e comportamento umano. I risultati ottenuti andranno ora confermati attraverso una nuova serie di test tesi a coinvolgere un campione maggiormente significativo della popolazione.