Fine dei giochi: la NASA parcheggia Spirit

Niente da fare, Spirit non è riuscito a liberarsi dalla morsa delle sabbie marziane. Attraverso un messaggio pubblicato nella sezione Free Spirit, la NASA ha confermato l’impossibilità di sbloccare il rover nonostante i numerosi sforzi profusi dal team incaricato di liberare il celebre robot inviato su Marte. La decisione dell’ente spaziale americano giunge a un paio di mesi di distanza dalle prime manovre eseguite per rimettere in moto Spirit.

Il Rover Spirit (credit: NASA)
Il Rover Spirit (credit: NASA)

Nel corso degli ultimi sei anni, il rover ha fornito un’enorme serie di dati e informazioni sul suolo marziano, aiutando i ricercatori a comprendere meglio le caratteristiche del Pianeta Rosso. Ora per Spirit scatta il piano B, già previsto dagli esperti della NASA nel caso di un insuccesso: il dispositivo diventerà una stazione di rilevazione fissa e potrà fare affidamento sulla propria fotocamera panoramica e sul proprio spettrometro per inviare nuove informazioni verso la Terra. Ma prima di diventare una sorta di stazione meteo marziana, Spirit dovrà affrontare l’inverno.

Le prossime settimane per il rover saranno cruciali. Guidandolo dalla Terra, gli esperti della NASA dovranno posizionare il robot in modo tale da poter resistere al gelido inverno marziano. Se la strumentazione sopravviverà alla difficile prova, Spirit potrà essere utilizzato ancora per mesi – forse anni – consentendo ai ricercatori di svolgere nuove importanti rilevazioni su Marte.

I tecnici della NASA hanno deciso di non proseguire nell’opera di liberazione del rover a causa dell’avvicinarsi dell’inverno. Nell’area in cui si trova Spirit è ormai autunno inoltrato e le ore di esposizione ai raggi solari sono diminuite sensibilmente, impedendo al dispositivo di ricaricare a sufficienza le proprie batterie. Stando alle ultime stime, a partire da metà febbraio l’energia non sarà più sufficiente per alimentare i motori elettrici delle ruote. Fino ad allora, le energie di Spirit saranno principalmente utilizzate per aumentare l’attuale inclinazione del rover e di conseguenza l’esposizione ai raggi solari e la possibilità di ottenere informazioni anche nel periodo invernale.

I responsabili della missione sembrano essere ottimisti e del resto nel corso della propria permanenza su Marte, Spirit si è rivelato un rover molto affidabile. Atterrato sul suolo marziano nel gennaio del 2004 insieme a Opportunity, il robot ha esplorato il Pianeta Rosso per circa sei anni superando i 90 giorni inizialmente previsti per la missione e diventando così un veterano ora in odore di pensione.

2 risposte a “Fine dei giochi: la NASA parcheggia Spirit”

I commenti sono chiusi.