Hubble immortala NGC 4921, la galassia anemica

L’Ammasso della Chioma è un insieme di galassie nell’area settentrionale della costellazione Chioma di Berenice. L’Ammasso dista circa 320 milioni di anni luce dalla Terra ed è costituito da più di 1000 grandi galassie. Una delle più luminose, NGC 4921, è stata recentemente ritratta dal telescopio spaziale Hubble ed analizzata dagli esperti della NASA.

In genere, le galassie che si trovano in ammassi particolarmente densi conducono una vita molto movimentata, fondendosi tra di loro e trasformandosi da galassie spirali a galassie ellittiche, fenomeno che favorisce la formazione di nuove stelle. Da ciò ne deriva che nell’Ammasso della Chioma le galassie ellittiche superano di gran lunga quelle a spirale rispetto ad altre aree note del Cosmo.

La galassia NGC 4921 (credit: NASA, ESA e K. Cook)
La galassia NGC 4921 (credit: NASA, ESA e K. Cook)

NGC 4921 è una delle rare galassie spirali della Chioma ed ha anche una particolarità: è “anemica”, ovvero la luminosità dei suoi bracci è estremamente bassa probabilmente a causa dell’interazione delle altre galassie che la circondano. L’immagine ottenuta dai dati di Hubble lo dimostra chiaramente: la galassia appare quasi perfettamente tonda con due tenui aloni di luce intorno alla sua circonferenza. Anche la polvere interstellare che si trova all’esterno della circonferenza è omogeneamente distribuita tanto da apparire come il contorno sfumato della medesima galassia.

La strumentazione di Hubble e i lunghi tempi di esposizione permettono di cogliere altri interessanti dettagli. Sullo sfondo e nelle aree che appaiono trasparenti di NGC 4921 si intravedono numerose altre galassie remote di tutte le dimensioni, forme e colori. Alcune sembrano essere particolarmente giovani e pronte ormai a differenziarsi in galassie spirali o galassie ellittiche.

Per ottenere questa immagine, non solo affascinante ma anche utile per comprendere meglio il ricco Ammasso della Chioma, un gruppo di ricercatori guidato da Kem Cook (Lawrence Livermore National Laboratory, California) ha realizzato 80 scatti tramite Hubble con un filtro per il giallo e per i raggi infrarossi per cercare la giusta combinazione per far emergere quanti più dettagli possibile. Il tempo totale di esposizione per tutte le immagini è stato di circa 17 ore per il filtro giallo e di 10 ore per quello a infrarossi. Il risultato è un’immagine sorprendentemente nitida.