I ragni saltatori vedono i raggi ultravioletti di tipo B

Oltre ad essere completamente invisibili all’occhio umano, i raggi ultravioletti B possono causare seri danni alla pelle, se non debitamente schermati con creme protettive, e alla vista quando non è protetta con appositi occhiali da sole. Eppure, per una piccola specie di ragni saltatori, i raggi UVB costituiscono un dolce richiamo d’amore.

Phintella vittata [credit: http://photos-655.friendster.com/e1/photos/55/65/6615655/1_888101469l.jpg]Non ha dubbi in proposito un gruppo di ricercatori, che ha recentemente scoperto il primo essere vivente in grado di vedere gli UVB, utilizzati nel caso specifico per attirare i partner nel periodo dell’accoppiamento. Questa importante scoperta solleva per la prima volta la possibilità che altri animali siano in grado di vedere nella specifica gamma dell’ultravioletto, ipotesi un tempo ampiamente scartata dalla maggior parte della comunità scientifica.
Alcuni esseri viventi come insetti, crostacei, uccelli, pesci e mammiferi sono infatti in grado di vedere nello spettro dei raggi ultravioletti di tipo A, mentre si stimava fosse pressoché impossibile che alcuni animali potessero avere una vista in grado di intercettare i raggi UVB dotati di una lunghezza d’onda maggiormente ridotta (315-280 nm) rispetto agli UVA (400-315 nm).

Studiando una particolare specie di ragni saltatori, i ricercatori guidati dall’aracnologo Daiqin Li (National University of Singapore) hanno scoperto come i maschi di Phintella vittata abbiano alcuni particolari cuscinetti sul loro addome in grado di riflettere i raggi UVB, così da attirare le femmine per l’accoppiamento.
Per scoprire se questa specie di ragni fosse realmente in grado di vedere i raggi ultravioletti di tipo B, i ricercatori hanno schierato una ventina di esemplari maschi all’interno di altrettante gabbiette trasparenti di vetro esposte a diversi fasci luminosi. Il team di ricerca ha così potuto osservare come i ragni esposti ai raggi UVB fossero estremamente più graditi dalle femmine rispetto agli altri esemplari.

credit: http://www.bbc.co.ukAttraverso esperimenti successivi, i ricercatori hanno dimostrato come le femmine di Phintella vittata siano oggettivamente in grado di captare i raggi UVB riflessi dai maschi, cedendo così al loro corteggiamento per la prosecuzione della specie. Le interessanti conclusioni della ricerca guidata dal prof. Li sono state recentemente pubblicate sulla rivista scientifica Current Biology.
Al momento i ricercatori non sanno ancora spiegare con precisione come questa particolare specie di ragni riesca materialmente a captare i raggi UVB, né come facciano a preservare la loro vista dai pericolosi effetti secondari che una eccessiva esposizione può comportare.

Secondo alcuni ricercatori, la capacità sviluppata dai ragni si sarebbe evoluta come una vera e propria forma di comunicazione strettamente privata, tale da non attrarre le attenzioni dei predatori, che potrebbero approfittare del delicato momento dell’accoppiamento per sferrare i loro attacchi.
Daiqin Li e il suo gruppo di ricerca dovranno risolvere ancora numerosi enigmi legati alla visione dei raggi UVB. L’aracnologo non esclude comunque che, oltre ad altre specie di ragni saltatori, anche i comuni piccioni possano essere in grado di vedere i raggi ultravioletti di tipo B; il loro piumaggio, infatti, è in grado di rifletterli quasi completamente. La nostra pelle, invece, non è in grado di proteggersi da questi pericolosi raggi solari: l’applicazione frequente di un buon filtro solare rimane dunque la soluzione migliore per evitare scottature o conseguenze molto più gravi causate proprio dai raggi ultravioletti. Gli amanti della tintarella sono avvisati…