La cometa dei Re Magi è realmente esistita?

Secondo le sacre scritture, quando Gesù nacque, i tre Magi videro una stella brillare ad est che segnalava la “nascita di un nuovo re”. Da un punto di vista prettamente scientifico, cosa videro realmente i Re Magi, o da cosa trasse l’ispirazione chi raccontò/inventò la loro storia? Secondo Fred Grosse, docente di fisica e astronomia alla Susquehanna University di Selinsgrove (USA), una particolare teoria potrebbe svelare l’arcano.

Il corpo celeste avvistato dai Magi sarebbe stato il frutto di una congiunzione planetaria, un particolare fenomeno che avviene quando due astri possiedono la medesima longitudine rispetto a un punto di osservazione sulla Terra. Spesso, questo genere di congiunzioni venivano interpretate dagli antichi come un unico grande astro e non la somma di due distinti corpi celesti.
«Nell’anno 6 prima dell’Era Volgare (avanti Cristo), Giove e Saturno si incrociarono per ben tre volte, in Maggio, Settembre e Dicembre originando una congiunzione planetaria» ha dichiarato il prof. Grosse. Il periodo indicato potrebbe essere un ottimo candidato per spiegare cosa realmente videro i re Magi: da alcuni anni si immagina, infatti, che l’anno di nascita di Gesù sia precedente al convenzionale anno zero. Inoltre, un evento del genere accade molto di rado, mediamente ogni 140 anni.

Luna, Saturno, Giove e Marte in congiunzione planetaria [credit: http://www.dosgatos.com/au/4620conjunc.html]«Un’ipotesi potrebbe essere che i Magi abbiano visto uno dei due primi incroci prima di giungere a Betlemme con il terzo incrocio di Dicembre». Nonostante questa sia la tesi maggiormente affermata sul falso avvistamento di una cometa intorno all’anno zero, avallato anche dal grande astronomo Keplero, altre teorie cercano di spiegare il curioso fenomeno astronomico.
Grosse ipotizza che il forte bagliore colto nei cieli d’oriente possa essere stato causato da una Nova, o da una Supernova: corpi celesti estremamente luminosi che compaiono in cielo per una breve durata di tempo. «Alcuni osservatori delle stelle segnalarono, nel 1006, un corpo celeste luminoso quasi quanto il sole, e visibile ad occhio nudo per almeno un paio d’anni nei cieli notturni». Secondo alcuni documenti recuperati in Cina, una “stella temporanea” apparve nel cielo intorno agli anni della nascita di Gesù, tra il 4 e il 5 prima dell’Era Volgare.

Forse non sapremo mai se ciò che raccontano le Sacre Scritture sia realmente autentico, o il frutto di numerose stratificazioni culturali che hanno trovato la loro sintesi nei Vangeli. È indubbio, però, che un evento nella volta celeste sconvolse in quegli anni la vita di numerose persone. Ciò vale per la Scienza, materiale e razionale, quanto per i percorsi di fede dei credenti che a quel punto luminoso attribuiscono un particolare valore trascendentale.

Una risposta a “La cometa dei Re Magi è realmente esistita?”

  1. La tesi di Grosse non è molto originale. Nel lontano 1975 l’astronomo David Hughes pubblicò uno dei libri più noti sull’argomento, The Star of Bethlem Mistery.
    Nell’anno 7 a.C. si verificò un raro evento astronomico:
    Giove, simbolo di regalità, e Saturno, “stella” dei giusti, in congiunzione per tre volte di seguito nella costellazione dei Pesci, il segno del liberatore salvato dalle acque del Nilo.
    I saggi religiosi si misero in viaggio osservata la prima congiunzione primaverile, guidati dal secondo evento in ottobre. Arrivati a Gerusalemme in novembre, osservarono a Betlemme la terza congiunzione nei primi giorni di dicembre- “Ed essi, veduta nuovamente la stella, si rallegrarono di grandissima gioia.” (Matteo, 2,10)

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