L’arco nella bocca delle salamandre

L’animale più forte del mondo potrebbe essere la salamandra, almeno secondo un recente studio.

In poche frazioni di secondo, le salamandre riescono a catturare le prede grazie al loro particolare apparato buccale [credit: Stephen M. Deban]Alcune specie di salamandra possono estrarre la lingua con una tale rapidità da fare immaginare ai ricercatori che l’operazione non possa essere svolta utilizzando i soli muscoli dell’animale. Le salamandre utilizzano la loro lingua per catturare gli insetti al volo, per poi ritrarla rapidamente e godere del pasto appena cacciato. Partendo da questo presupposto, i ricercatori della University of South Florida hanno analizzato il comportamento di questi anfibi, rilevando una curiosa particolarità.
Le salamandre devono il loro “colpo di lingua” mortale a un vero e proprio meccanismo balistico, una parabola che consente di lanciare colpi precisi ed estremamente potenti. Banalizzando molto, è come se questi animali possedessero un arco nella loro bocca in grado di lanciare frecce con una precisione estrema.

SalamandraI risultati di questa curiosa ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Journal of Experimental Biology dal prof. Stephen M. Deban, che ha studiato sei esemplari di salamandra. Utilizzando alcune particolari telecamere ad altissima velocità, in grado di catturare decine di migliaia di fotogrammi al secondo (filmato), il team di ricerca guidato da Deban ha potuto misurare la velocità della lingua delle salamandre poste davanti a prede differenti, come termiti, coleotteri e grilli. I ricercatori hanno così scoperto che, mediamente, una salamandra lancia la propria lingua alla notevole velocità di 25 chilometri all’ora, raggiungendo una sbalorditiva accelerazione di 450g, ovvero 450 volte la forza di gravità terrestre (9,8 m/s2).
Una simile forza non può essere raggiunta semplicemente grazie alla potenza muscolare. Secondo i ricercatori, questi anfibi sarebbero in possesso di un sistema costituito da tre elementi del tutto simile a un arco: un muscolo per applicare una forza, una sorta di molla per conservare l’energia, e un meccanismo per rilasciare di colpo la molla trasformando l’energia potenziale accumulata in energia cinetica e quindi in movimento.

Al momento i ricercatori sono riusciti a identificare con precisione i tessuti muscolari coinvolti nel meccanismo, ma non a distinguerne con certezza la funzione. Il curioso studio potrebbe presto risolvere questo enigma, fornendo nuove conoscenze non solo sulle salamandre, ma anche sulle proprietà fisiche dei sistemi muscolari complessi.