L’asteroide che sterminò i dinosauri centrò una riserva di petrolio innescando una gigantesca palla di fuoco

Esaminando alcuni sedimenti risalenti al periodo in cui si estinsero i dinosauri, un team internazionale di ricercatori ha scoperto alcune sfere microscopiche di carbonio che solo un incendio di combustibili fossili avrebbe potuto produrre. Se confermata, la scoperta dimostrerebbe come i dinosauri siano stati cancellati dal nostro Pianeta anche a causa di una colossale conflagrazione di oli combustibili.

Dinosauri [credit: http://www.timesonline.co.uk/multimedia/archive/00322/TRex385_322097a.jpg]Da molto tempo i paleontologi sono convinti che l’impatto con un oggetto extraterrestre, probabilmente un asteroide, abbia fortemente destabilizzato la Terra, causando l’estinzione dei dinosauri. Le numerose tracce di iridio – un elemento estremamente raro sul nostro Pianeta, ma molto comune negli asteroidi – ritrovate nei sedimenti di circa 65 milioni di anni fa suggeriscono l’ipotesi di un impatto catastrofico che avrebbe liberato ingenti quantità di energia. L’asteroide si sarebbe schiantato nell’area della penisola dello Yucatan (Messico), originando il cratere oggi noto come Chicxulub.

Secondo numerosi studiosi, però, l’energia sviluppata dall’impatto con l’asteroide non sarebbe stata sufficiente per sterminare i dinosauri su scala globale. Nel corso del 2003 sulla rivista scientifica Science venne così pubblicata una nuova interessante teoria. Il calore derivato dall’impatto con l’asteroide avrebbe causato numerosi incendi nelle floride foreste preistoriche, che a loro volta avrebbero provocato un considerevole aumento di anidride carbonica nell’atmosfera fino a causare un rapido surriscaldamento globale, che si sarebbe rivelato letale per le numerose specie di dinosauri che popolavano il nostro Pianeta.
Secondo altri ricercatori, invece, i fumi sviluppati dai giganteschi incendi avrebbero oscurato quasi completamente il sole, uccidendo così i vegetali su cui i dinosauri erbivori basavano la loro dieta e decretando quindi uno scompenso nell’intera piramide alimentare degli animali preistorici, che si sarebbero così rapidamente estinti.

CenosferaLe minuscole sfere di carbonio, le cenosfere, analizzate dal team internazionale sembrano confermare, almeno in parte, le teorie formulate sul ruolo dei devastanti incendi nell’estinzione dei dinosauri. Queste microscopiche sferette, infatti, si possono formare solamente quando alcuni idrocarburi fossili, come il carbone o il petrolio, prendono fuoco. Stando alle informazioni fornite nella recente ricerca internazionale, pubblicata sulla rivista scientifica Geology, le cenosfere sarebbero state ritrovate in otto siti esaminati in diverse parti del mondo in precisi strati geologici, compatibili con il periodo in cui i dinosauri furono cancellati dalla faccia della Terra.

I ricercatori ipotizzano che l’asteroide precipitato nello Yucatan possa essersi “tuffato” in una enorme riserva di petrolio, lontana parente delle attuali riserve da cui viene estratto l’oro nero nel Golfo del Messico. Il violento impatto avrebbe vaporizzato il petrolio proiettando una gigantesca nube nell’atmosfera che si sarebbe presto incendiata causando una gigantesca palla di fuoco larga alcune centinaia di chilometri. Questo devastante fenomeno avrebbe profondamente destabilizzato il Pianeta e dato il là a numerosi e massivi incendi.

impact.jpgI risultati della ricerca consentiranno ora di rivedere e riconsiderare alcune delle teorie formulate in precedenza. Nonostante l’importante passo in avanti, i ricercatori non hanno ancora sufficienti elementi per creare un’unica e plausibile ipotesi sulle dinamiche che portarono alla scomparsa dei giganteschi rettili che abitavano il nostro Pianeta. La sensazione è che però ci si stia avvicinando sempre di più alla definitiva soluzione dell’enigma. Un mistero che perdura da 65 milioni di anni.

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