Lo Spazio è forse più dolce del previsto, anche per la vita

Area in cui è stata identificata la molecola di RNA
Area in cui è stata identificata la molecola di RNA

Un gruppo di astronomi è riuscito a identificare un componente dell’RNA, il vettore attraverso il quale il DNA copia e ricopia le basi azotate che lo compongono, all’interno di un’area altamente massiva legata alla formazione di nuove stelle nella Via Lattea. Stando alle prime informazioni, la molecola si sarebbe formata insieme a tutti gli altri componenti che generalmente contribuiscono alla creazione di un pianeta, suggerendo dunque la presenza di alcuni degli ingredienti fondamentali per la vita in altre aree del Cosmo.

La nuova importante scoperta, riferita sul numero di questa settimana di Astro-ph, apre nuove importanti domande sulla possibilità di trovare la vita in altre aree dell’Universo. Utilizzando i radiotelescopi dell’IRAM, un team di astrofisici europei ha scoperto la presenza di glicoaldeide-a, uno degli zuccheri semplici alla base dell’RNA, all’interno del nucleo di quello che potrebbe essere un disco gassoso denso di polveri di una stella in formazione nell’area G31.41+0.31 della Via Lattea a circa 26mila anni luce dalla Terra.

Radiotelescopio dell'IRAM (credit: Francois-Xavier Désert)
Radiotelescopio dell'IRAM (credit: Francois-Xavier Désert)

Secondo gli astronomi fautori della scoperta, l’area potrebbe rivelarsi molto propizia per i destini delle molecole di RNA per due principali motivi. In primo luogo, la zona G31.41+0.31 è relativamente periferica e dunque distante dalle principali radiazioni che caratterizzano la Via Lattea, una condizione ideale per consentire l’avvio di processi biologici. Secondo: l’abbondanza di glicoaldeide-a in quell’area suggerisce che la molecola stessa possa essere molto frequente nelle aree in cui si formano le nuove stelle. Ciò potrebbe significare che laddove si formano stelle e pianeti vi potrebbero essere sufficienti mattoncini organici in grado di unirsi tra loro dando vita a processi biologici.

Le implicazioni per la nuova importante scoperta sono molteplici e passano dalle domande su come molecole di RNA possano essere ritrovate al di fuori del nostro pianeta alle ipotesi su che cosa possa accadere in angoli remoti, e inosservabili, del Cosmo. Secondo alcuni ricercatori, alcuni componenti degli zuccheri semplici scoperti potrebbero essere stati veicolati dalle comete, parzialmente disciolte durante il loro passaggio dal calore emesso dalle stelle.

Ipotesi e interrogativi per rispondere, ancora una volta, alla domanda che da sempre si pone l’umanità: lassù, nella profondità dei cieli, c’è vita?