Luna 40 anni fa: splash!

24 luglio 1969, a 194 ore e 49 minuti dal lancio, l’Apollo 11 inizia la procedura automatica per tornare sulla Terra. È un passaggio molto delicato, il modulo di comando deve fendere l’atmosfera terrestre con la giusta inclinazione, altrimenti rischia di sfracellarsi a causa del forte impatto.

apollorecov credit: nasa.gov

Lo scudo termico montato sulla navicella resiste al fortissimo calore prodotto dall’attrito e protegge l’equipaggio all’interno, che infine ammara nell’Oceano Pacifico [mappa] alle 16 e 50 minuti UTC. Nel momento dello splashdown, l’orologio del mission control di Houston segna 195 minuti 18 ore e 35 secondi, il tempo di durata dell’intera missione che per la prima volta ha portato l’uomo sulla Luna.

Il modulo di comando ammara al contrario, ma in pochi minuti le boe gonfiabili collocate sulla sua sommità riportano la navicella nella corretta posizione. Poco dopo, la marina degli Stati Uniti provvede ad applicare altre camere d’aria al modulo per mettere ulteriormente in sicurezza l’equipaggio. Tutte le operazioni vengono svolte in totale isolamento e senza contatti diretti con il modulo di comando e i tre astronauti, poiché all’epoca gli esperti della NASA non escludevano che sulla Luna potessero esistere agenti patogeni, magari sconosciuti sulla Terra e altamente pericolosi.

Gli astronauti vengono “lavati” con una soluzione di ipoclorito di sodio, mentre l’intera navicella spaziale viene irrorata con betadine (iodopovidone), un potente disinfettante utilizzato molto spesso in ambito medico, per rimuovere polveri ed eventuali patogeni lunari in grado di resistere al fortissimo calore prodotto durante il rientro nell’atmosfera.

Per i tre astronauti inizia forse la parte più difficile di tutta la missione. Dopo un breve check-up medico, Armstrong, Aldrin e Collins vengono condotti nel Mobile Quarantine Facility per iniziare il loro periodo di quarantena. Una procedura che toccherà agli equipaggi di altre tre missioni Apollo prima di essere interrotta dalla NASA.

Per i tre dell’Apollo 11 la quarantena dura fino al 13 agosto 1969, poi può iniziare il meritato bagno di folla con parate in loro onore nelle più grandi città d’America come Los Angeles, Chicago e New York.

A un mese circa dallo spettacolare lancio verso la Luna, la missione è compiuta ed è pronta a entrare nei libri di Storia.