Marte a colori, finalmente

Marte in alta risoluzione [photo credit: NASA]Appena a un anno dall’inizio della prima fase della sua missione, la sonda Mars Reconnaissance Orbiter della NASA ha già fornito una considerevole quantità di dati e informazioni sul pianeta rosso. In poco tempo i sensori di questo sofisticatissimo robot hanno raccolto oltre 26 terabytes di informazioni, equivalenti a circa 5.000 CD-ROM, stabilendo un nuovo record tra tutte le missioni organizzate per Marte.

Altipiani e cratere di Holden, possibile sito di atterraggio per il Mars Science Laboratory [photo credit: NASA]Questo incredibile ammontare di dati e informazioni è giunto da due dei sei sensori di cui dispone la sonda: uno spettrometro di ultima generazione e un obiettivo fotografico ad altissima risoluzione.
Le immagini scattate da Mars Reconnaissance riproducono fedelmente il suolo del pianeta rosso con una risoluzione tale da poter identificare dettagli grandi fino a un metro. Queste fotografie saranno oggetto di approfonditi studi per identificare l’area di atterraggio ideale per il Mars Science Laboratory, una missione della NASA prevista per il 2009 che lascerà sul pianeta un nuovo robot per le analisi del suolo marziano.

Nilosyrtis Mensae Region [photo credit: NASA]Il Mars Reconnaisance ha scattato fotografie ad altissima risoluzione di una trentina di siti papabili per l’atterraggio del Mars Science Laboratory, un ambizioso progetto supportato con convinzione dai tecnici della NASA per comprendere l’evoluzione geologica e climatica di Marte. Obiettivo primo, capire se sul pianeta rosso si siano mai presentate le condizioni per ospitare forme di vita simili a quelle terrestri, basate su DNA, azoto e naturalmente carbonio.
Sistema di canali avvolti dalla lava [photo credit: NASA] Tenici e astrofisici potranno ora studiare oltre 3.500 immagini ad alta risoluzione in bianco e nero, colorate poi sulla Terra da un team specializzato e particolari software per rendere massimo il contrasto e la nitidezza di ogni scatto. “Le informazioni a colori ci forniranno molte informazioni utili per interpretare i processi geologici e il passato di Marte” ha dichiarato Alfred S. McEwen, responsabile della sezione imaging della NASA. “Con un sofisticato software restituiremo il colore alle immagini, potremo così distinguere con più precisione le polveri, la sabbia o le rocce, e magari anche alcune formazioni di ghiaccio”.
Intanto l’avventura di Mars Reconnaisance intorno al pianeta rosso continua…

3 risposte a “Marte a colori, finalmente”

  1. wow! sono foto fantastiche!
    …certo che marte e la terra hanno proprio colori diversi: il nostro occhio è abituato ad associare il colore blu, e le sue tonalità, al mare ma ovviamente su marte la cosa è diversa!

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