Scimpanzé virtuali, sbadigli reali

Non stupitevi se durante la lettura di questo post vi ritroverete a sbadigliare. Lungi da me annoiarvi, ma gli sbadigli sono molto contagiosi.

credit: William Calvin

Determinati a scoprire se alcuni primati siano in grado di riconoscere un loro simile virtuale, realizzato con la tecnica dell’animazione, come facciamo noi umani, un gruppo di ricercatori ha recentemente condotto un esperimento molto curioso e interessante con alcuni scimpanzé.

Il team di ricerca ha creato un’animazione al computer di uno scimpanzé intento a sbadigliare e ha poi sottoposto il filmato ad alcuni primati per studiare la loro reazione. Alcuni studi precedenti avevano già dimostrato che tra gli scimpanzé gli sbadigli sono contagiosi come tra gli esseri umani, dunque una reazione dei primati coinvolti nell’esperimento avrebbe confermato la capacità di questi animali di riconoscere i loro simili anche in una rappresentazione virtuale.

Come riportano i ricercatori nel recente numero della rivista scientifica Proceedings of the Royal Society B, gli sbadigli dello scimpanzé virtuale hanno destato una reazione analoga negli scimpanzé sottoposti all’esperimento. Tale reazione è avvenuta con una frequenza tre volte superiore rispetto all’emulazione di un sorriso o di un verso realizzati sempre nel filmato dal primate virtuale.

Secondo i ricercatori, gli scimpanzé sono dunque in grado di riconoscere la rappresentazione di un loro simile a tal punto da innescare una sorta di interazione con la stessa. Il risultato dell’esperimento conferma dunque le capacità cognitive di questi primati e la versatilità dei loro processi mentali.

Una risposta a “Scimpanzé virtuali, sbadigli reali”

  1. Nonostante l’effetto contagioso non ho sbadigliato, perché il pezzo che hai composto è agile e non mi ha annoiato. Bravo, Anecòico!

    Pierbacco

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