Sincronizzate gli orologi, la Terra è in ritardo di un secondo

terraSi farà attendere un secondo più del solito il nuovo anno. Allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre verrà infatti aggiunto un secondo per coordinare l’ora artificiale scandita dagli orologi atomici con la rotazione terrestre.

Il tempo sembra essere una delle poche convenzioni su cui la comunità internazionale si trova universalmente d’accordo. Non a caso, l’aggiunta di un secondo interessa tutti gli orologi atomici con i quali viene accuratamente misurato lo scorrere del tempo sul nostro Pianeta. Tale aggiustamento, che avviene ogniqualvolta la differenza tra tempo solare e il tempo misurato dagli orologi atomici supera il valore di 0,9 secondi, è reso necessario dal moto di rotazione terrestre che non è costante e dunque accumula spesso un ritardo rispetto al tempo artificiale.

Allo scoccare delle 23:59:60 (ora di Greenwich) del prossimo 31 dicembre, l’Earth Rotation and Reference Systems Service aggiungerà una “pausa” di un secondo prima di far scoccare la mezzanotte, rimettendo così in sincrono i precisi orologi atomici con l’imprecisa Terra. Una pratica non così insolita e messa in atto già una ventina di volte negli ultimi 30 anni.

Il ritardo della rotazione terrestre rispetto agli orologi atomici è dovuto a numerose variabili che possono influenzare la velocità con la quale la Terra ruota intorno al suo asse. La differente densità del nucleo terrestre, il movimento degli oceani, lo scioglimento dei ghiacci e gli effetti dovuti ai campi gravitazionali di Sole e Luna rendono la rotazione particolarmente irregolare, comportando una perdita media di circa 2 millisecondi al giorno. Sul medio periodo, ciò compromette la sincronizzazione degli orologi atomici con la Terra. Da qui la necessità di aggiungere quando necessario un secondo intercalare per riportare le cose in ordine.

Orologio atomico
Orologio atomico

Sono circa 200 gli orologi atomici che in molte parti del mondo tengono il conto dello scorrere del tempo sul nostro Pianeta. Questi orologi, estremamente precisi e con un margine di errore inferiore al secondo ogni 200 milioni di anni, saranno aggiustati contemporaneamente all’aggiustamento previsto per le 23:59:60 di Greenwich, il fuso orario di riferimento per il calcolo dell’ora su tutto il globo. Essendoci un’ora in meno tra Greenwich e l’Italia, nel nostro paese il secondo intercalare sarà aggiunto alle 00:59:60 del primo gennaio, dunque tecnicamente allungherà il nostro 2009 di un secondo e non il 2008.

L’aggiunta di un secondo avverrà in eccesso, dunque nel corso del 2009 la Terra avrà un certo numero di millisecondi “bonus” da poter perdere a causa della sua rotazione irregolare senza costringerci a una nuova sincronizzazione l’anno prossimo. Sul lungo periodo, però, il comportamento del Pianeta si rivela sostanzialmente imprevedibile, dunque non possiamo sapere con precisione quando sarà necessario aggiungere un nuovo secondo. Dall’ultimo aggiustamento, per esempio, sono passati tre anni, mentre tra il 1992 e il 1998 è stato necessario aggiungere un secondo ogni anno, sfruttando non solo la notte del 31 dicembre, ma anche quella a circa metà anno del 30 giugno.

Per “vedere” il secondo intercalare, a pochi secondi dall’una di notte del primo gennaio 2009 potrete munirvi di un orologio radiocontrollato e osservare la cadenza dei secondi. Un’altra valida alternativa sarà offerta dal timer dell’Istituto Galileo Ferraris di Torino, custode del Tempo campione italiano.

Una risposta a “Sincronizzate gli orologi, la Terra è in ritardo di un secondo”

  1. Ho rimesso pendolo negozio e orologio Lorenz da polso a inizio dicembre. Sul cronocomparatore il Lorenz dà 0.02 su quarzo e impulsi. Oggi, secondo i radiocontrollati, erano entrambi avanti di 1 minuto !!!

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