Sopravvivere al gelo, il segreto delle larve d’Antartide

Larve di Belgica Antarctica [credit: Richard Lee]Queste piccole larve violacee sono estremamente più resistenti di quanto si possa immaginare. Prima di andare incontro alla metamorfosi che le trasformerà nel moscerino dell’Antartide (Belgica Antarctica), queste larve devono attraversare il lunghissimo inverno polare, sopportando temperature al di sotto dello zero, il disgelo, la disidratazione e gli allagamenti delle loro minuscole tane.

Una vita tutt’altro che semplice, affrontata però con estrema determinazione per la sopravvivenza. Per anni la capacità di queste larve di sopravvivere così a lungo in un ambiente tanto ostile ha costituito un vero e proprio enigma per ricercatori ed entomologi. Dopo molto tempo, i risultati di una ricerca gettano finalmente un poco di luce sull’incredibile capacità di adattamento delle larve del moscerino d’Antartide.

Per scoprire il segreto di questi insetti, i ricercatori hanno ricreato in laboratorio le condizioni del clima antartico, congelando un cospicuo numero di larve in un congelatore. Gli entomologi hanno così scoperto che, durante la fase di congelamento, i futuri moscerini perdono circa il 50% della loro acqua e aumentano notevolmente la produzione di molecole, che hanno la particolare funzione di preservare il loro organismo dal ghiaccio. Un vero e proprio “antigelo” naturale.

Pubblicata sulla rivista scientifica The Journal of Experimental Biology, la ricerca ha dimostrato come questa “disidratazione crioprotettiva” impedisca al ghiaccio di formare cristalli di acqua congelata all’interno delle larve, evitando inoltre al sangue di ghiacciare. Il meccanismo di protezione si avvia solo quando la temperatura raggiunge i -3 °C in particolari momenti dell’anno. Secondo le misurazioni effettuate dai ricercatori, in rare occasioni le tane delle larve raggiungono temperature così basse.