Surriscaldamento globale millenario

global warmingL’umanità dovrà affrontare un futuro poco felice se continuerà a immettere gas serra nell’atmosfera. Secondo un gruppo di ricercatori, infatti, gli effetti causati dall’inquinamento atmosferico si protrarranno per un tempo molto più grande del previsto. Mentre le quantità di anidride carbonica tardano a diminuire, il clima sembra essere destinato a cambiare molto lentamente ma in maniera inesorabile nel corso dei prossimi secoli: i cambiamenti registrati tra cento anni potrebbero dunque essere ancora in atto tra un millennio.

A rivelare le ultime sconfortanti novità sul clima è la rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences, che ha da poco pubblicato una ricerca di Susan Solomon del National Oceanic and Atmospheric Administration’s Earth System Research Laboratory (Colorado – USA). Insieme ai suoi collaboratori, la ricercatrice ha utilizzato due tipologie di modelli matematici su scala secolare e millenaria per calcolare le possibili reazioni del clima nell’anno 3000. I risultati ottenuti sembrano essere a dir poco scoraggianti.

Il team ha rilevato come due processi climatici siano destinati a confrontarsi determinando un sostanziale mantenimento del picco di temperatura, previsto per la fine del secolo in corso, fino all’anno 3000. Il lento riassorbimento dell’anidride carbonica da parte degli oceani tende infatti ad attenuare il surriscaldamento globale, ma l’altrettanto lento assorbimento del calore atmosferico da parte degli oceani tende invece a compensare la perdita di anidride carbonica nell’atmosfera. I due processi sembrano dunque destinati a mantenere un equilibrio deleterio per il Pianeta, che potrebbe mantenere così gli 1,5 – 4 °C in più previsti per la fine del secolo fino all’anno 3000.

Lo studio di Susan Solomon fornisce per la prima volta con efficacia una dimensione temporale del problema legato al cambiamento climatico. Il Pianeta reagisce molto lentamente ai mutamenti comportati dall’attività umana, ma allo stesso tempo sembra essere destinato a mantenere a lungo una inerzia una volta surriscaldatosi. L’innalzamento di 2 °C della temperatura media comporterebbe cambiamenti non banali in numerose aree climatiche terrestri per molto tempo. Zone come gli Stati Uniti sudoccidentali, il Sud America e parte dell’Africa meridionale andrebbero incontro a periodi stagionali di grande siccità non per qualche decennio, ma per secoli interi con catastrofiche conseguenze per gli ecosistemi.

L’impronta del cambiamento climatico non va dunque vista in una prospettiva a medio termine, ma con una visione molto più ampia che includa almeno il prossimo millennio che abbiamo davanti. Una scala temporale così ampia non deve costituire una scusa per non agire, ma semmai un ulteriore stimolo per cambiare rapidamente rotta e interrompere il circolo vizioso di emissioni che sta portando al collasso l’attuale sistema climatico. Si tratta della vita di tutti noi e di quella di chi ci succederà nel corso dei prossimi secoli. Deve giungere il tempo della responsabilità. Ora.

Una risposta a “Surriscaldamento globale millenario”

  1. nel 400 c’era qualcuno a controllare l’ozono? Era la meta’ o il doppio di adesso? ooooohhhhh il clima! probabilmente fra 200 anni su questa terra fara’ cosi’ caldo che quelli che sopravviveranno ….vivranno nelle caverne….ne sono quasi certo….sara’ colpa dell’ inquinamento? Se bisogna bloccare l’nquinamento e ‘ perche’ ci spappola i polmoni,..questa e’ una certezza!….E mentre guardiamo il clelo(senza vedere DIO) …su questa terra , sofisticazione alimentare e pesticidi a go go…..della serie” GUARDA SU CHE TI FOTTO IL PORTAFOGLIO” ….ci vorrebbe “PAAAAATRROOOOCLOOOOOOO”

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