La Via Lattea in un minuto

Trovarsi in uno dei due bracci della Via Lattea ha i suoi vantaggi. Grazie alla posizione del sistema solare nella galassia, il nostro Pianeta giace in una zona ottimale per osservare un’ampia porzione degli astri celesti compresi nella nostra casa nel Cosmo. E questo filmato ne è una chiara dimostrazione.

Contenuto non disponibile
Consenti i cookie cliccando su "Accetta" nel banner"

L’autore del video, realizzato alcuni mesi fa nei pressi di Fort Davis (Texas – USA), ha sfruttato la tecnica del “time lapse” per concentrare in meno di un minuto il passaggio della porzione visibile della Via Lattea nella volta celeste. Le immagini sono state registrate con un’ottica da 15 mm, utile per comprendere in una sola inquadratura un’ampia porzione di cielo. Leggi tutto “La Via Lattea in un minuto”

NGC 4945, la galassia lontana cugina della Via Lattea

L’ESO (European Organisation for Astronomical Research in the Southern Hemisphere) ha da poco rilasciato un’immagine molto suggestiva e dall’alto valore scientifico di NGC 4945, una galassia simile alla nostra Via Lattea.

NGC 4945 credit: ESO
NGC 4945 credit: ESO

Secondo gli astrofisici, infatti, questa galassia ha molto in comune con casa nostra: è a spirale ed è dotata di bracci ben avvolti e di una regione centrale “a barra”. Con ogni probabilità NGC 4945 ospita al proprio interno un buco nero estremamente massivo che sta lentamente divorando la materia di cui è composta la galassia, rigettando enormi quantità di energia nello spazio. Leggi tutto “NGC 4945, la galassia lontana cugina della Via Lattea”

Per la sonda Ulysses arriva il tramonto

ulyssesPer la sonda spaziale Ulysses è giunto il momento della pensione. Dopo quasi 19 anni di onorato servizio nel cosmo, la sonda ha da poco ultimato la sua missione intorno al Sole, durata ben 17 anni. Un periodo di tempo considerevole, se si pensa che in origine il dispositivo era stato progettato per condurre uno studio della durata di 5 anni per analizzare il vento solare e la polvere interstellare da un’area privilegiata di osservazione: i due poli del Sole. La sonda non fornisce più informazioni tali da giustificarne ancora l’utilizzo e l’impiego di una costosa antenna di ricezione e sarà quindi abbandonata al suo destino dagli esperti della NASA e dell’ESA. Leggi tutto “Per la sonda Ulysses arriva il tramonto”

Quando le stelle creano i cristalli per le comete

L'esplosione stellare trasforma la polvere in cristalli di silicati (credit: NASA/JPL-Caltech)
L'esplosione stellare trasforma la polvere in silicati cristallini (credit: NASA/JPL-Caltech)

Da tempo gli astrofisici si chiedevano come i minuscoli silicati cristallini, che necessitano solitamente di alte temperature per formarsi, possano trovarsi nel cuore gelido delle comete. Ora un gruppo di ricercatori è forse riuscito a risolvere l’enigma.

Utilizzando il telescopio spaziale Spitzer della NASA, il team di ricerca ha osservato le turbolenze di una giovane stella, molto simile al nostro Sole, scoprendo come i silicati si possano trasformare in cristalli in seguito a una violenta esplosione stellare. Nel disco di polvere e gas intorno alla turbolenta stella EX Lupi, i ricercatori hanno notato la comparsa dei cristalli confrontando le immagini fornite da Spitzer con quelle raccolte in un periodo di relativa calma del corpo celeste. Leggi tutto “Quando le stelle creano i cristalli per le comete”

GRB 090423, l’oggetto più remoto scoperto nello spazio

Grazie al Very Large Telescope dell’ESO, gli astronomi sono riusciti a identificare l’oggetto più distante finora conosciuto dall’uomo nell’intero Universo. Il telescopio è infatti riuscito a cogliere le tracce (lampi di raggi gamma) di una delle esplosioni più remote finora registrare nello spazio. Stando ai primi calcoli, l’esplosione sarebbe avvenuta circa 13 miliardi di anni fa, ad appena 600 milioni di anni dal Big Bang, il fenomeno che si ipotizza originò l’Universo.

Il satellite Swift coglie un lampo gamma (credit:  NASA/Swift/Stefan Immler)
Il satellite Swift coglie un lampo gamma, il punto arancione (credit: NASA/Swift/Stefan Immler)

Come suggerisce il loro nome, i lampi gamma (GRB) sono potenti lampi costituiti da raggi gamma che possono solitamente avere la durata di un secondo o di pochi minuti. Questi lampi comportano la produzione di una enorme quantità di energia in pochissimo tempo, caratteristica che li rende gli eventi più potenti che si possono verificare nell’infinità del Cosmo. La loro esistenza è generalmente legata alle esplosioni delle stelle che collassano in buchi neri. Leggi tutto “GRB 090423, l’oggetto più remoto scoperto nello spazio”

Brillante come una stella, più dura dell’acciaio

stellaneutroniDa tempo gli astrofisici si interrogano su quale possa essere la densità e la resistenza delle stelle di neutroni. Ora alcuni modelli matematici sembrano fornire qualche informazione in più sull’intricata questione: le stelle di neutroni contengono probabilmente il materiale più denso e resistente esistente nell’universo, a tal punto da consentire alle asperità presenti sulla superficie di questi corpi celesti di turbare lo spaziotempo. Se così fosse, le stelle di neutroni potrebbero fornire nuove spiegazioni sul fenomeno delle onde gravitazionali previsto a livello teorico dalla teoria della relatività generale di Albert Einstein.

Gli astrofisici ipotizzano da tempo che le stelle di neutroni siano particolarmente dense. Tale caratteristica deriva direttamente dai processi fisici che portano alla loro formazione. Banalizzando un poco, quando una stella gigante termina di bruciare e non è più in grado di contrastare la devastante forza di gravità che produce, il suo nucleo si restringe assumendo le dimensioni di un asteroide, mentre il resto della massa viene disperso attraverso un’esplosione titanica (una supernova). Ciò che rimane è un corpo celeste contraddistinto da una enorme massa stipata in uno spazio molto piccolo, in grado di ruotare su se stesso per centinaia di volte al secondo. Fino a ora si sapeva che un solo cucchiaino da caffè di questi resti può pesare anche 90 milioni di tonnellate, mentre si ignorava completamente la robustezza del materiale. Leggi tutto “Brillante come una stella, più dura dell’acciaio”