L’antenato che regalò i denti ai piranha

piranhaGrazie alla conformazione della loro bocca e ai denti particolarmente affilati, i piranha sono in grado di cibarsi di prede con una stazza molto superiore alla loro. Ma come hanno fatto questi animali a sviluppare una dentatura così particolare? La recente scoperta di un fossile sembra gettare nuova luce sull’evoluzione dei famelici piranha.

Per comprendere la portata della scoperta, occorre compiere un piccolo passo indietro per conoscere meglio la famiglia di questi particolari pesci. I parenti più vicini dei piranha sono i pacu, pesci erbivori che vivono nell’America del Sud dotati di una dentatura che ricorda quella dei loro simili carnivori, ma molto meno appuntita e organizzata su due file di denti, dunque utile per triturare i vegetali. Partendo da queste conoscenze, intorno agli anni Cinquanta si ipotizzò che i piranha e i pacu potessero avere un antenato comune caratterizzato da una dentatura su due file successivamente evolutasi in un’unica linea di denti affilati nel caso dei piranha. Un’ipotesi suggestiva, ma non supportata dalla presenza di alcuna prova concreta. Leggi tutto “L’antenato che regalò i denti ai piranha”

Come si fa il dentifricio?

dentifricioFino a circa metà Ottocento, potersi lavare i denti con prodotti sufficientemente adeguati costituiva un piccolo privilegio, accessibile a poche persone abbienti. Si utilizzavano generalmente delle particolari polveri dentifricie, costituite da corallo, ossi di seppia, gusci d’uovo o porcellana, il tutto macinato finemente. La polvere poteva essere tinta di rosso con la cocciniglia, una sostanza colorante estratta da una specie di insetto che porta il medesimo nome.

Le paste dentifricie di oggi – bianche, colorate o a strisce – contengono generalmente una decina di ingredienti. Alcuni svolgono una funzione di pulizia o di protezione dei denti, mentre altre sostanze vengono utilizzate per conferire alla pasta un sapore gradevole o la giusta consistenza per uscire omogeneamente dal tubetto/dispenser. L’ingrediente principale della parte bianca della pasta è il calcare (carbonato di calcio), finemente polverizzato, o un altro minerale come l’ossido di alluminio. Si tratta di polveri lievemente abrasive in grado di eliminare la pellicola opacizzante depositata sui denti dal cibo e dalle bevande, contenente sostanze in decomposizione che causano la formazione della placca dentaria. Come sbiancante, a volte, si usa l’ossido di titanio. Leggi tutto “Come si fa il dentifricio?”