La nicotina preferisce il cervello ai muscoli

fumoSe la nicotina provasse per i recettori muscolari la medesima attrazione che prova per i recettori cerebrali, una sola sigaretta potrebbe rivelarsi letale per il nostro organismo. A rivelarlo è una recente ricerca che ha infine scoperto per quale motivo la molecola della nicotina sia così selettiva e in grado di creare dipendenza per il fumo.

Per poter interagire, molecole e recettori devono essere in grado di saldarsi tra loro. Cariche opposte tra molecola e recettore nel luogo di legame solitamente aiutano questo processo. I recettori della nicotina presenti nel cervello e nei muscoli sono, però, pressoché identici: la nicotina ha una carica positiva, mentre invece il luogo di legame del recettore ha una carica negativa. Eppure, solamente il cervello risponde alla nicotina, mentre invece i muscoli la evitano accuratamente.

Incuriosito da questo particolare, Denni Dougherty (California Institute of Technology, Pasadena – USA) ha dedicato oltre 10 anni della sua vita professionale alla ricerca di una risposta. Insieme ai suoi collaboratori, il ricercatore ha così scoperto che la chiave dell’intero fenomeno si trova in un unico amminoacido. Leggi tutto “La nicotina preferisce il cervello ai muscoli”

Vittoria e illusione della vincita pari sono per il nostro cervello

Vincita mancata di poco alla slot machine
Vincita mancata di poco alla slot machine

Prima ancora che una slot machine si fermi, il cervello del giocatore prova ad anticipare mentalmente la potenziale vincita. Se la combinazione si avvicina di poco a quella vincente, esempio due coppie di ciliegie allineate e una no, tale fenomeno fa sì che il cervello si comporti come nel caso di una vittoria, inducendo così il giocatore a tentare ancora e con convinzione la sorte.

Questo effetto è noto da tempi ai produttori di slot machine, che naturalmente lo sfruttano per creare macchine da gioco in grado di fermarsi con frequenza a un passo dalla vincita. Le perdite per un soffio ricorrono infatti nel 30% dei casi nelle slot machine, un numero ottimale per fare in modo che i giocatori d’azzardo prolunghino il loro gioco con l’illusione di essere ormai prossimi alla vittoria.

Partendo da questi presupposti, un team di ricerca coordinato da Luke Clark (University of Cambridge, UK) ha creato una versione semplificata di una slot machine attraverso un programma per computer. I ricercatori hanno poi chiesto a 15 volontari – per la maggior parte di sesso maschile e con un’età media di 26 anni – di giocare con il software mentre un dispositivo per la risonanza magnetica funzionale ne rilevava l’attività cerebrale. Il gioco al computer consisteva nel fermare una delle due ruote della slot machine virtuale, decorate con sei simboli ciascuna tra cui una arancia, una bottiglia del latte e un elefante. Una volta fermata una delle due ruote, i volontari dovevano osservare lo schermo fino all’arresto della seconda ruota. Leggi tutto “Vittoria e illusione della vincita pari sono per il nostro cervello”