Perché a volte si forma la nebbia?

Con l’arrivo dell’autunno (quello meteorologico è iniziato il primo settembre, quello astronomico inizierà il 23) aumentano le probabilità di ritrovarsi immersi in un suggestivo, talvolta pericoloso, banco di nebbia. Ma perché a volte c’è nebbia?

credit: uh.edu

Per comprendere meglio questo fenomeno occorre introdurre il concetto di “punto di rugiada“, locuzione che indica semplicemente la temperatura alla quale il vapore acqueo presente in una data quantità di aria inizia a condensarsi. Tale fenomeno può essere condizionato dalla pressione atmosferica e dalla qualità stessa dell’aria. Generalmente, infatti, il vapore acqueo si condensa con maggiore velocità nell’aria inquinata grazie alla presenza della polvere; l’aria pura contiene una quantità superiore di acqua sotto forma di vapore. Leggi tutto “Perché a volte si forma la nebbia?”

Quando la pioggia corre

PioggiaAlcune gocce di pioggia sono delle vere e proprie velociste. Queste le conclusioni di una recente ricerca realizzata per valutare velocità e caratteristiche delle gocce d’acqua durante gli acquazzoni, un dettaglio importante per elaborare previsioni meteorologiche maggiormente accurate.

L’esperienza sembra suggerirci che le gocce di pioggia più grandi cadano al suolo più velocemente, rispetto alle loro omologhe di dimensioni ridotte, a causa del peso maggiore e di una maggiore resistenza agli spostamenti d’aria. Eppure, i dati raccolti negli anni hanno dimostrato che spesso le gocce più piccole d’acqua toccano terra a una velocità del tutto simile a quelle di maggiori dimensioni. Un vero e proprio enigma, al quale per molto tempo i ricercatori non sono riusciti a dare una valida spiegazione. Ora, un gruppo di ricerca della Michigan Technological University (MTU) in collaborazione con l’Università Nazionale del Messico sembra abbia trovato una soluzione per il misterioso arcano. Leggi tutto “Quando la pioggia corre”

Su Titano è nuvoloso

Anche su Titano talvolta è nuvoloso. Le novità sul clima della luna di Saturno giungono da un gruppo di ricercatori impegnati da tempo a inseguire le nuvole che si formano sul corpo celeste grazie alla sonda spaziale Cassini.

L'orbiter Cassini coglie la presenza di alcune nubi nell'atmosfera di Titano (credit: NASA/JPL/University of Arizona/University of Nantes)
L'orbiter Cassini coglie la presenza di alcune nubi nell'atmosfera di Titano (credit: NASA/JPL/University of Arizona/University of Nantes)

Utilizzando le immagini fornite dall’orbiter spaziale della NASA (lanciato nel 1997), gli scienziati hanno rilevato in circa tre anni e mezzo di osservazioni oltre 200 nubi nell’atmosfera di Titano tra il 2004 e il 2007, che si comportano seguendo sostanzialmente i fenomeni osservabili sulla Terra legati alla circolazione atmosferica globale. L’andamento è del tutto simile, a eccezione della tempistica che fa sì che le nubi siano visibili nell’emisfero sud di Titano anche all’approssimarsi della stagione autunnale. Leggi tutto “Su Titano è nuvoloso”