Perché quando saltiamo ricadiamo nel medesimo punto?

All’equatore, dove ruota più velocemente, il nostro Pianeta raggiunge una velocità di circa 1670 Km/h. Ma allora perché quando saltiamo ricadiamo nel medesimo punto?

terraSe la Terra ruota così velocemente, sembrerebbe ragionevole prevedere che chi compie un salto in aria in linea retta debba atterrare in un punto diverso rispetto a quello di partenza. Il Pianeta si è ovviamente mosso sotto ai piedi del saltatore ci dice il buonsenso.

Nel corso dei secoli, tale questione – apparentemente banale – è stata sollevata numerose volte dagli astronomi, consci di trovarsi sopra un globo rotante ad alta velocità. Semplificando molto, oggi sappiamo che tutto ciò che è compreso in un oggetto in moto si muove. Proprio per questo motivo sui mezzi di locomozione utilizziamo le cinture di sicurezza. Se non siamo ben ancorati al veicolo che ci ospita, quando questo compie un brusco rallentamento tendiamo a mantenere una certa inerzia che ci fa continuare a muovere benché il mezzo sia ormai fermo.

Un oggetto mal assicurato all’interno dell’abitacolo di un’automobile, per esempio, vola in avanti se la vettura si ferma d’improvviso in quanto l’oggetto viaggia alla medesima velocità dell’automobile. Se così non fosse, sarebbe impossibile lanciare al passeggero seduto di fronte a noi una rivista su un treno in movimento. Leggi tutto “Perché quando saltiamo ricadiamo nel medesimo punto?”

Sincronizzate gli orologi, la Terra è in ritardo di un secondo

terraSi farà attendere un secondo più del solito il nuovo anno. Allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre verrà infatti aggiunto un secondo per coordinare l’ora artificiale scandita dagli orologi atomici con la rotazione terrestre.

Il tempo sembra essere una delle poche convenzioni su cui la comunità internazionale si trova universalmente d’accordo. Non a caso, l’aggiunta di un secondo interessa tutti gli orologi atomici con i quali viene accuratamente misurato lo scorrere del tempo sul nostro Pianeta. Tale aggiustamento, che avviene ogniqualvolta la differenza tra tempo solare e il tempo misurato dagli orologi atomici supera il valore di 0,9 secondi, è reso necessario dal moto di rotazione terrestre che non è costante e dunque accumula spesso un ritardo rispetto al tempo artificiale.

Allo scoccare delle 23:59:60 (ora di Greenwich) del prossimo 31 dicembre, l’Earth Rotation and Reference Systems Service aggiungerà una “pausa” di un secondo prima di far scoccare la mezzanotte, rimettendo così in sincrono i precisi orologi atomici con l’imprecisa Terra. Una pratica non così insolita e messa in atto già una ventina di volte negli ultimi 30 anni.

Il ritardo della rotazione terrestre rispetto agli orologi atomici è dovuto a numerose variabili che possono influenzare la velocità con la quale la Terra ruota intorno al suo asse. La differente densità del nucleo terrestre, il movimento degli oceani, lo scioglimento dei ghiacci e gli effetti dovuti ai campi gravitazionali di Sole e Luna rendono la rotazione particolarmente irregolare, comportando una perdita media di circa 2 millisecondi al giorno. Sul medio periodo, ciò compromette la sincronizzazione degli orologi atomici con la Terra. Da qui la necessità di aggiungere quando necessario un secondo intercalare per riportare le cose in ordine. Leggi tutto “Sincronizzate gli orologi, la Terra è in ritardo di un secondo”