Quando i mitocondri gabbano il sistema immunitario

«Se ti rompi una caviglia e diventa rossa e inizia a gonfiare è un conto. Se subisci un trauma così grande da indurre il tuo corpo ad arrossarsi e gonfiare, rischi di finire intubato, in dialisi e con numerosi organi compromessi». Lo scenario poco allettante prospettato da Carl Hauser, Harvard Medical School (Boston, USA), è la Sindrome da Risposta Infiammatoria Sistemica (SIRS), una condizione che porta a un complessivo stato infiammatorio del nostro corpo. Una patologia grave e tra le principali cause di morte nei reparti di terapia intensiva.

La SIRS può essere causata da una infezione o da un grave trauma. Inizialmente si pensava che la fuoriuscita di batteri presenti nell’intestino potesse innescare la SIRS indotta dagli eventi traumatici. Alcune ricerche successive confutarono tale teoria, spostando così l’attenzione dei ricercatori verso i tessuti danneggiati e frantumati dai traumi.

Partendo da questi presupposti, Hauser e colleghi hanno ipotizzato che le molecole mitocondriali, gli organuli cellulari addetti alla produzione di energia, rilasciate dai tessuti danneggiati possano stimolare il sistema immunitario dei pazienti dando così il via alla SIRS. I mitocondri, del resto, sono dei lontani parenti dei batteri e furono assoldati dalle cellule per svolgere alcuni compiti molto importanti per la loro sopravvivenza. Secondo Hauser e colleghi, le molecole mitocondriali conserverebbero alcune similitudini con i batteri sufficienti per trarre in inganno il sistema immunitario e fargli credere di avere a che fare con una infezione vera e propria, spesso su larga scala. Leggi tutto “Quando i mitocondri gabbano il sistema immunitario”

Basta un poco di zucchero e la termite non c’è più

Esemplari di Nasutitermes corniger
Esemplari di Nasutitermes corniger

I nidi delle termiti dovrebbero essere un paradiso per i patogeni, sono caldi, umidi ed estremamente affollati, eppure le colonie di questi insetti diventano vittime di gravi epidemie molto raramente. Un piccolo mistero, che ha incuriosito per molto tempo gli entomologi e che sembra essere ora risolto grazie a una nuova recente scoperta.

Un gruppo di ricercatori ha notato che le termiti producono infatti un enzima antimicrobico molto efficace, che viene disperso sui loro corpi e sulle superifici che costituiscono il nido. Il team di scienziati è riuscito a bloccare questo enzima, ottenendo così una valida soluzione per contrastare le infestazioni da termiti. Leggi tutto “Basta un poco di zucchero e la termite non c’è più”

Narcolessia, malattia autoimmune? Una nuova ricerca sembra confermarlo

dormireSono milioni le persone che in tutto il mondo soffrono di narcolessia, la malattia del sonno. Da tempo si indagano le cause che portano a questa particolare patologia con esiti talvolta molto promettenti. Di recente, per esempio, un gruppo di ricercatori è riuscito a ricollegare la narcolessia a due geni contenenti le informazioni per il sistema immunitario, suggerendo dunque che la malattia sia di tipo autoimmune. La nuova scoperta potrebbe portare a nuove e più efficaci procedure di cura per i narcolettici.

Mediamente, la narcolessia interessa un individuo su 2000 e possiede dunque un’incidenza sulla popolazione paragonabile ad altre gravi malattie come la sclerosi multipla. La patologia comporta la comparsa di numerosi sintomi, che variano solitamente da una incontrollabile sonnolenza diurna a colpi di sonno improvvisi, passando per la catalessia (impossibilità di contrarre volontariamente i muscoli). La malattia non può essere curata e dunque chi ne soffre è obbligato ad assumere diversi farmaci lungo il corso della giornata per mantenere sotto controllo il sonno. Leggi tutto “Narcolessia, malattia autoimmune? Una nuova ricerca sembra confermarlo”