Piccole grandi manovre su Marte per Spirit

Qualcosa si muove su Marte, ma non si tratta di un marziano. Come annunciato un paio di settimane fa, da alcuni giorni Spirit ha iniziato le sue piccole grandi manovre per liberarsi dalle sabbie del pianeta rosso, che lo hanno imprigionato lo scorso maggio mettendo in serio pericolo la missione della NASA.

Le ruote di Spirit imprigionate dalla sabbia marziana (credit: NASA/JPL-Caltech/Cornell/USGS)
Le ruote di Spirit imprigionate dalla sabbia marziana (credit: NASA/JPL-Caltech/Cornell/USGS)

Gli esperti dell’ente spaziale americano hanno inviato un primo comando nella giornata del 17 novembre, ma Spirit non ha potuto mostrare la propria agilità: dopo appena un secondo dall’inizio della prima manovra il rover si è arrestato a causa di una inclinazione laterale eccessiva, superiore a un grado. Un limite imposto dal team di salvataggio del robot, interessato a procedere con estrema cautela nella complessa opera di liberazione di Spirit. Leggi tutto “Piccole grandi manovre su Marte per Spirit”

Legato a un granello di sabbia

Spirit, il rover della NASA impegnato nell’esplorazione di Marte, è da circa sei mesi imprigionato dalle sabbie marziane. Nel mese di maggio il piccolo robot ha compiuto un passo azzardato e cinque ruote su sei si sono insabbiate, dando vita a un vero e proprio enigma per i responsabili della missione, che a distanza di diversi mesi stanno per avviare una serie di delicati tentativi per rimettere in moto il rover.

Il Rover Spirit [credit: NASA]
Il Rover Spirit (credit: NASA.gov)

Nonostante la determinazione del team della NASA, al momento le certezze sono ben poche specialmente sull’esito dell’operazione. All’arrivo dell’inverno marziano manca ormai poco e la minore quantità di luce lascia meno energie a Spirit, che è alimentato attraverso una serie di pannelli fotovoltaici. I tempi per agire sono dunque stretti e nel corso delle prossime settimane i responsabili del progetto dovranno affrontare non pochi dilemmi. Leggi tutto “Legato a un granello di sabbia”

Un lampo di luce per la materia oscura

Un gruppo di ricercatori torna alla carica: un telescopio in orbita potrebbe aver messo in evidenza la materia oscura, quella componente di materia a noi invisibile che dovrebbe costituire l’85% circa dell’Universo e il 30% della sua energia.

Il centro della Via Lattea (credit: Credit: ESO/S. Gillessen et al.)
Il centro della Via Lattea (credit: Credit: ESO/S. Gillessen et al.)

Il Fermi Gamma Ray Space Telescope ha recentemente rilevato alcuni lampi di raggi gamma che potrebbero essere legati alla materia oscura. A sostenerlo sono gli esperti Lisa Goodenough (New York University, New York – USA) e Dan Hooper (Fermi National Accelerator Laboratory, Illinois – USA) che hanno recentemente pubblicato il loro lavoro sul sito web arXiv.org. La ricerca suggerisce che i lampi identificati con il telescopio spaziale in un’area vicina al centro della Via Lattea possano essere causati dalla collisione delle particelle della materia oscura con le loro antiparticelle. Secondo i dure ricercatori, infatti, i dati forniti dal Fermi Gamma Ray Space Telescope sarebbero compatibili con alcuni modelli fino a ora creati per spiegare la materia oscura. Leggi tutto “Un lampo di luce per la materia oscura”

Una mappa per 50 anni di Spazio

In oltre 50 anni di esplorazioni spaziali, con astronavi o sonde automatiche, abbiamo invaso una buona porzione del nostro sistema solare.

credit: National Geographic
credit: National Geographic

L’illustrazione, pubblicata a fine 2008 dal National Geographic, fornisce un interessante riassunto delle principali imprese spaziali portate a termine dal lancio dello Sputnik 1 ai giorni nostri. Le distanze non sono naturalmente in scala perfetta, ma forniscono comunque un buon colpo d’occhio sulle missioni realizzate per conoscere meglio i pianeti che condividono con noi questa piccola porzione del cosmo. Leggi tutto “Una mappa per 50 anni di Spazio”

Hubble aguzza la vista

Il “tagliando” dello scorso maggio ha giovato molto al celebre telescopio spaziale Hubble. A distanza di alcuni mesi dalle spettacolari passeggiate spaziali degli astronauti della missione Sts-125, organizzata per riparare e implementare le ottiche e l’equipaggiamento del telescopio, la NASA ha da poco rilasciato alcune immagini per mostrare al mondo la ritrovata vista di Hubble.

NGC 6217 (credit: NASA, ESA, and the Hubble SM4 ERO Team)
NGC 6217 (credit: NASA, ESA, and the Hubble SM4 ERO Team)

Tra le immagini più suggestive da poco diffuse online, spicca sicuramente la fotografia della galassia a spirale barrata NGC 6217, la prima a essere realizzata con la versione riparata e aggiornata dell’Advanced Camera for Surveys (ACS) collocata a bordo del telescopio spaziale. Gli scatti di questo affascinante angolo del cosmo sono stati effettuati tra il 13 giugno e l’8 luglio per calibrare al meglio la strumentazione di Hubble. Leggi tutto “Hubble aguzza la vista”

Luna 40 anni fa: la lezione delle missioni Apollo

Sono passati 40 anni dalla prima grande avventura lunare dell’uomo, eppure la Luna ci nasconde ancora alcuni segreti. La missione dell’Apollo 11 in quel lontano 1969 non ebbe in realtà un grande valore scientifico sul fronte dell’approfondimento delle nostre conoscenze sul satellite naturale che orbita intorno alla Terra. L’obiettivo primario era portare gli astronauti statunitensi sulla superficie della Luna e su questo punto si concentrò principalmente il lavoro delle equipe della NASA.

credit: nasa.gov

Certo, l’Apollo 11 riportò a terra diversi chilogrammi di rocce lunari e consentì di misurare con maggiore precisione le distanze tra la Terra e la Luna a seconda dell’orbita, ma i principali progressi scientifici sulla conoscenza del nostro satellite arrivarono con le altre missioni del programma della NASA. In questo senso, l’impresa di Aldrin, Armstrong e Collins fu una sorta di prova generale, una prova che però non ammetteva troppi errori o la ripetizione di alcuni atti. Tutto doveva funzionare alla perfezione come nel rodato meccanismo di un orologio e così fu. Leggi tutto “Luna 40 anni fa: la lezione delle missioni Apollo”