Leggere il clima nelle conchiglie

Le conchiglie potrebbero rivelarsi un valido alleato per i ricercatori alle prese con il complesso e spinoso tema del cambiamento climatico. Gli isotopi di ossigeno presenti negli strati di carbonato di calcio che costituiscono le conchiglie possono, infatti, offrire uno sguardo sullo stato del clima nei tempi passati.

Fino a ora la paleoclimatologia aveva prodotto rilevazioni di massima, utili per creare una stima annuale sulle temperature, ma non era stata in grado di fornire dati maggiormente dettagliati per comprendere le dinamiche legate al clima in una data area geografica in un periodo di tempo circoscritto. Determinato a superare tali limiti, William Patterson (University of Saskatchewan, Canada) ha deciso di utilizzare le conchiglie per ottenere un maggior numero di informazioni sui cambiamenti climatici avvenuti in passato. Leggi tutto “Leggere il clima nelle conchiglie”

Come funziona la pentola a pressione?

Generalmente, per lessare completamente delle patate in acqua bollente occorrono dai 20 ai 30 minuti di cottura. In una pentola a pressione spesso basta un decimo del tempo: in 3 – 5 minuti le patate vengono completamente lessate. Come è possibile?

Pentola a pressioneIn una pentola l’acqua bolle a circa 100 °C e, per quanto sia alto il calore fornito, il liquido mantiene pressoché quella temperatura: il calore aggiuntivo aumenta unicamente la creazione di vapor d’acqua. La pentola a pressione è dotata di un particolare coperchio a incastro, che assicura una chiusura ermetica del recipiente. Il vapore che si produce durante l’ebollizione dell’acqua si accumula quindi all’interno della pentola, aumentando di conseguenza la pressione. Questo sbalzo fa salire il punto di ebollizione dell’acqua, che diventa quindi molto più calda riducendo il tempo di cottura complessivo per il cibo. Leggi tutto “Come funziona la pentola a pressione?”

Guarda che Luna, senti che freddo

Qual è la zona più fredda del nostro sistema solare? Difficile stabilirlo in assoluto con precisione, considerata la natura e le dimensioni dell’area nella quale danzano i pianeti intorno al Sole. In compenso, da poche ore sappiamo qual è uno dei punti più freddi finora scoperti dall’uomo nel sistema solare.

Polo Sud lunare (credit: NASA/GSFC/Arizona State University)
Polo Sud lunare (credit: NASA/GSFC/Arizona State University)

Stando alle rilevazioni effettuate dal Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA, il record spetta a un cratere molto prossimo al polo sud della Luna. In quell’area la temperatura è pari ad appena 33 kelvin sopra lo zero assoluto, ovvero -240 °C circa. Secondo gli esperti dell’ente spaziale americano, la regione da poco mappata da LRO potrebbe ospitare alcuni depositi di acqua ghiacciata, un’importante risorsa se si decidesse di installare in futuro una base lunare permanente. Leggi tutto “Guarda che Luna, senti che freddo”

Come si fa il ghiaccio secco?

Il ghiaccio secco è costituito da anidride carbonica a bassa temperatura. Generalmente, un blocco di ghiaccio secco ha una temperatura superficiale intorno ai -78,5 °C, ma molto dipende dai fattori esterni come temperatura, pressione e grado di umidità dell’ambiente. A differenza del ghiaccio ottenuto dall’acqua, il ghiaccio secco non fonde, ma sublima: passa cioè dallo stato solido a quello gassoso, rilasciando anidride carbonica.

Ghiaccio secco (credit: pending)

Queste caratteristiche rendono il ghiaccio secco una soluzione ideale per mantenere a temperature estremamente basse la merce durante  un trasporto. La sublimazione esclude la possibilità che si formino residui liquidi, che potrebbero contaminare i beni trasportati, e un semplice sistema di aspirazione nel mezzo di trasporto scongiura la possibilità che l’ambiente si saturi di anidride carbonica.

Ma come si fa il ghiaccio secco? Leggi tutto “Come si fa il ghiaccio secco?”

Il cambiamento del clima lascerà il segno anche sui grandi incendi stagionali

incendioIl surriscaldamento globale porterà a una sensibile variazione dell’attuale distribuzione dei grandi incendi che stagionalmente interessano alcune aree del Pianeta. A rivelarlo è una nuova ricerca, che getta nuove ombre sul futuro di numerosi ecosistemi in cui gli incendi rivestono un ruolo primario per i cicli di vita di flora e fauna.

Per causare un incendio di grandi dimensioni la Natura ha generalmente bisogno di ben pochi ingredienti: vegetazione estremamente disidratata, molto calore e un’estate particolarmente ventosa. Nonostante il meccanismo possa apparire semplice, in numerosi anni di studi i ricercatori si sono resi conto di quanto sia difficile prevedere con certezza l’esatto periodo in cui un incendio devasterà una data area del Pianeta. Le equazioni che tentano di prevedere tali fenomeni si basano in genere su un alto numero di variabili, ma si rivelano spesso insufficienti per formulare una previsione attendibile. Leggi tutto “Il cambiamento del clima lascerà il segno anche sui grandi incendi stagionali”

Perché uno stagno ghiaccia solamente in superficie?

Vi siete mai chiesti come mai in inverno stagni, laghi e specchi d’acqua rimangono congelati solamente in superficie?

lago gelatoLa caratteristica che porta il ghiaccio a comportarsi in questo modo è una vera e propria fortuna per numerose specie viventi, tra cui anche l’uomo. Se l’acqua gelasse nel medesimo modo di altri liquidi, infatti, per una porzione considerevole dell’anno gran parte delle nostre acque sarebbero completamente gelate e inutilizzabili con evidenti problemi per l’approvvigionamento idrico. Il ghiaccio si formerebbe solo a partire dal fondo dei laghi e dei fiumi, lasciandoci a disposizione uno strato sottile d’acqua in superficie grazie al calore del Sole.

A differenza degli altri liquidi, tra 0 e 4 °C l’acqua assume un comportamento del tutto particolare. Al punto di congelamento (intorno agli 0 °C), infatti, le molecole dell’acqua ghiacciata sono più distanti tra loro, rendendo così il ghiaccio più leggero e voluminoso. Se la temperatura aumenta, spostandosi dunque dal punto di congelamento, il reticolo cristallino dell’acqua ghiacciata si rompe, dando origine a una miriade di molecole unite a coppie tra loro. Questi frammenti del reticolo non costituiscono dei cristalli di ghiaccio veri e propri, ma sono comunque più leggeri delle molecole d’acqua più calda. Leggi tutto “Perché uno stagno ghiaccia solamente in superficie?”