Un grande BANG!

Lassù nel Cosmo, a milioni di anni luce dal nostro piccolo Pianeta, alcune stelle di neutroni producono i campi magnetici più grandi di tutto l’Universo, con una potenza di centinaia di miliardi di volte superiore al “piccolo” campo magnetico prodotto dalla Terra.
Una stella di neutroni ha generalmente un diametro vicino ai 20 chilometri e una massa complessiva molto densa, che può arrivare a misurare tre volte quella del Sole. Questi “ammassi” di neutroni (le particelle elementari prive di carica elettrica) sono estremamente veloci e sono in grado di compiere un’intera rotazione in pochi secondi, generalmente da 1 a 30 a seconda delle caratteristiche della stella.

Un Magnetar in piena attività [Photo credit: NASA/Aurore Simonnet/Sonoma State University]Talvolta queste enormi calamite cosmiche producono sorprendenti esplosioni, il cui meccanismo è noto solo in parte agli astrofisici, che da tempo cercano di comprendere cosa causi queste immense emissioni di energia.
Un modello matematico elaborato al computer e basato sull’osservazione del Magnetar (una stella di neutroni dotata di un potentissimo campo magnetico) XTE-J180-197 potrebbe finalmente fornire qualche indizio sul “movente” di queste spettacolari esplosioni.

Grazie al modello computerizzato e a un’analisi molto attenta dei dati, un team di astrofisici ha identificato quello che potrebbe essere il punto di innesco delle gigantesche esplosioni magnetiche dei Magnetar. Queste avrebbero luogo in un’area ristretta appena al di sotto della superficie della stella e non tra le “nubi” di particelle estremamente cariche di elettricità come si pensava in precedenza.
Pubblicato sulla rivista The Astrophysical Journal, questo innovativo studio apre una nuova speranza per gli astronomi, fornendo nuovi dati e informazioni per risolvere l’enigma che si cela dietro alle esplosioni magnetiche delle stelle di neutroni.

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