Un lampo di luce per la materia oscura

Un gruppo di ricercatori torna alla carica: un telescopio in orbita potrebbe aver messo in evidenza la materia oscura, quella componente di materia a noi invisibile che dovrebbe costituire l’85% circa dell’Universo e il 30% della sua energia.

Il centro della Via Lattea (credit: Credit: ESO/S. Gillessen et al.)
Il centro della Via Lattea (credit: Credit: ESO/S. Gillessen et al.)

Il Fermi Gamma Ray Space Telescope ha recentemente rilevato alcuni lampi di raggi gamma che potrebbero essere legati alla materia oscura. A sostenerlo sono gli esperti Lisa Goodenough (New York University, New York – USA) e Dan Hooper (Fermi National Accelerator Laboratory, Illinois – USA) che hanno recentemente pubblicato il loro lavoro sul sito web arXiv.org. La ricerca suggerisce che i lampi identificati con il telescopio spaziale in un’area vicina al centro della Via Lattea possano essere causati dalla collisione delle particelle della materia oscura con le loro antiparticelle. Secondo i dure ricercatori, infatti, i dati forniti dal Fermi Gamma Ray Space Telescope sarebbero compatibili con alcuni modelli fino a ora creati per spiegare la materia oscura.

Il lavoro di Goodenough e Hooper ha destato scalpore tra gli astronomi e ha raccolto non poche critiche. Secondo alcuni detrattori, infatti, le evidenze portate dai due ricercatori sarebbero incompatibili con alcuni studi precedenti e potrebbero essere causate da altri fenomeni spaziali già conosciuti e non legati alla materia oscura.

Le rilevazioni eseguite sull'”impronta” lasciata dal Big Bang suggeriscono che la materia oscura possa costituire circa l’85% della materia presente nell’Universo, ma fino a ora nessuno studio ha portato prove sufficienti per confermare tale teoria e una particella di materia oscura non è stata mai osservata. Tale condizione ha spinto numerosi ricercatori a ipotizzare che la materia oscura interagisca molto raramente con la materia “normale”, salvo in alcune condizioni legate alla forza di gravità. Tuttavia, secondo alcuni astrofisici, quando le particelle e le antiparticelle di materia oscura entrano in collisione tra loro producono alcuni lampi di energia e radiazioni gamma che possono essere rilevate dalle strumentazioni solitamente utilizzate per scandagliare lo spazio.

Secondo Goodenough e Hooper, i lampi rilevati nella Via Lattea sarebbero la dimostrazione di tale fenomeno e dunque la prova della presenza della materia oscura. Una conclusione affascinante e potenzialmente rivoluzionaria, che dovrà essere ora confermata da ulteriori approfondimenti. Un team di ricerca del Fermi Gamma Ray Space Telescope sta conducendo una ricerca sui medesimi lampi e raggi gamma identificati da Goodenough e Hooper e renderà note le proprie conclusioni entro i primi giorni di novembre. Forse per allora la questione sarà meno… oscura.