Velociraptor, un temibile tacchino?

velociraptor.jpgNel film Jurassic Park di Steven Spielberg, ispirato all’omonimo romanzo “techno-thriller” di Michael Crichton, i protagonisti lottano per la sopravvivenza contro alcune specie di dinosauro, riportate in vita grazie alla moderna genetica. Tra i “lucertoloni” carnivori presenti nel parco, i famelici Velociraptor si dimostrano i nemici più intelligenti e difficili da sconfiggere.
A distanza di quasi 15 anni dall’uscita del film, una recente ricerca – pubblicata oggi sulla rivista scientifica Science – ridimensiona clamorosamente l’ipotizzata intelligenza e la pericolosità dei Velociraptor.

I “punti di attacco” delle piume sulla ossa fossili [credit e ©: Science]Analizzando meticolosamente i resti fossili dei piccoli arti superiori di alcuni Velociraptor, ritrovati in Mongolia nel 1998, il paleontologo Mark Norell (American Museum of Natural History) ha identificato i tipici “punti di attacco” su cui si innesta il piumaggio dei volatili. Questa sorprendente scoperta conferma le numerose teorie che, ormai da alcuni anni, ipotizzano una maggiore vicinanza nella catena evolutiva tra dinosauri e volatili.
Vissuti circa 70 milioni di anni fa, i Velociraptor erano alti poco meno di un metro (molto più piccoli dei loro omologhi cinematografici) e dotati di particolari artigli del tutto simili a quelli dei moderni rapaci, di cui erano dunque gli antenati.

Rappresentazione schematica degli arti superiori di un Velociraptor“Approfondendo lo studio di questi incredibili animali ormai estinti, diventa sempre più evidente quanto siano esigue le differenze tra gli uccelli che oggi conosciamo e molte specie di dinosauro vissute milioni di anni fa, come i Velociraptor” ha dichiarato il prof. Norell ai giornalisti. “Uccelli e dinosauri hanno in comune la conformazione dello sterno, le ossa cave al loro interno, le modalità di preparazione di un nido per la prole e – soprattutto – le piume. Se animali come i Velociraptor fossero ancora esistenti, ci apparirebbero semplicemente come una curiosa specie di volatili. Niente di più.”

Nonostante avesse le piume, il Velociraptor non poteva naturalmente spiccare il volo. Si ipotizza che il piumaggio svolgesse una particolare funzione termoregolatrice per mantenere costante la temperatura corporea durante l’intera giornata. Secondo il prof. Norell, le piume erano anche responsabili nel mantenimento dell’equilibrio e del corretto assetto durante le rapide corse di questi piccoli dinosauri.
Se lo sapesse Spielberg…

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