Abbattute in un batter d’ali

Abbattere le zanzare con un fascio laser. È questo uno degli obiettivi dell’Intellectual Venture Lab per limitare la diffusione della malaria nei paesi disagiati. Il sistema è in grado di riconoscere la presenza di una zanzara in volo e di colpirla attraverso l’emissione di un fascio laser, letale per l’insetto ma innocuo per gli esseri umani.

L’idea alla base del progetto è relativamente semplice e prevede la creazione di un perimetro impenetrabile per le zanzare, una sorta di zanzariera virtuale sorretta da una serie di pali. Su ogni palo viene collocata una fonte di luce LED che lavora nell’infrarosso e illumina un altro palo (alla distanza massima di 30 metri) rivestito da un materiale in grado di riflettere la luce verso lo fonte dove viene colta dall’obiettivo di una videocamera. La telecamera può così cogliere l’eventuale presenza di coni d’ombra nella luce di ritorno creati dalle zanzare in volo.

Quando un insetto volante entra nell’area di azione del dispositivo, il sistema invia un primo debole fascio di luce laser contro l’invasore per valutarne le dimensioni e la velocità del movimento delle ali. Tale soluzione consente di identificare le zanzare e lasciare in pace gli altri insetti innocui per l’uomo. Il livello di precisione è tale da consentire di distinguere anche tra zanzare di sesso maschile e femminile e di concentrare l’azione della contraerea sulle femmine, poiché sono le uniche che mordono l’uomo per rifocillarsi di sangue e trovare le energie per poi deporre le uova.

Identificato il target e appurato il campo libero, il sistema invia un fascio di luce laser maggiormente potente che colpisce la zanzara portandola rapidamente alla morte. L’intera operazione dura meno di un decimo di secondo. Il laser utilizzato è innocuo per l’uomo, ma al momento per precauzione il sistema funziona solamente in presenza dei coni d’ombra minuscoli creati dalle zanzare, mentre si arresta in presenza di ombre più estese come quelle proiettate dal corpo umano.

Il sistema in fase di sviluppo presso l’Intellectual Venture Lab appare forse un poco macchinoso, ma potrebbe rivelarsi un’utile alternativa ai sistemi attualmente utilizzati che prevedono l’impiego di deterrenti e insetticidi chimici o di difese passive spesso poco efficaci come zanzariere e tende. Sviluppato il dispositivo di base, i ricercatori cercheranno ora di ottimizzare i costi per la realizzazione del sistema, sperimentando nuove tipologie di laser per ridurre i consumi di energia e nuove batterie per estendere il più possibile l’autonomia della zanzariera laser.

Per sconfiggere la malaria sterminare le zanzare nei pressi delle aree abitate non sarà sufficiente. Un’altra sezione del laboratorio ha così deciso di mettere a punto una nuova sostanza tale da risultare più appetitosa per le zanzare rispetto al sangue umano. Una volta messa a punto, tale sostanza potrebbe essere inserita in apposite sacche rivestite da un materiale simile alla pelle umana per trarre meglio in inganno i famelici insetti. Il surrogato del sangue umano potrebbe inoltre contenere alcuni composti per rendere sterili le zanzare, riducendo così la proliferazione delle stesse in prossimità delle aree più popolose.

Trasmessa da alcuni vettori come le zanzare appartenenti al genere Anopheles, la malaria causa mediamente un milione di morti ogni anno. Ridurre le possibilità di rimanere preda di questi insetti potrebbe portare a una significativa riduzione delle centinaia di milioni di contagi che avvengono su base annua, specialmente nell’area dell’Africa tropicale.

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