Una nuova specie di scimmie fa capolino in Amazzonia

È proprio vero che “chi cerca trova”. Nel corso di una spedizione in Amazzonia, un etologo ha scoperto una nuova specie di scimmia appartenente al genere Cacajo. Il primatologo neozelandese Jean-Philippe Boubli, della University of Auckland, ha potuto effettuare la scoperta seguendo i sentieri di caccia dei nativi Yanomamo, una tribù che vive sulle rive del Rio Aracà, uno degli affluenti del Rio Negro in Brasile.

Il ritrovamento non è stato certo fortuito: il primatologo Boubli era sulle tracce della nuova specie di scimmia da circa cinque anni. I parenti più prossimi di questi primati vivono solitamente in aree pianeggianti, generalmente sommerse dalle esondazioni dei fiumi che attraversano la foresta. A Boubli era dunque parso logico cercare la nuova specie a bassa quota.
Dopo anni di infruttuosi risultati, il primatologo ha deciso di esplorare le aree montuose della foresta e, con sua grande sorpresa, è finalmente riuscito a intercettare le scimmie di cui aveva ipotizzato l’esistenza. Leggi tutto “Una nuova specie di scimmie fa capolino in Amazzonia”

Sarà un’alga a salvarci dal cancro?

microscopioPassa dalle profondità degli oceani la nuova speranza per combattere il cancro. Un team internazionale di ricercatori, guidato da Dennis Carson dell’University of California (San Diego, USA), ha identificato una nuova e promettente arma contro i tumori. Il principio attivo è stato isolato da una particolare alga tossica rinvenuta in un’area meridionale dell’Oceano Pacifico. Le proprietà della somocistinamide A (ScA), la sostanza isolata, sono descritte nel numero della rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Science in uscita questa settimana.

«Siamo estremamente entusiasti per aver scoperto un nuovo composto strutturalmente unico ed estremamente potente per la lotta contro il cancro. Crediamo sarà perfetto per le tecnologie emergenti, in particolare le nanotecnologie, implementate per colpire le cellule tumorali senza effetti collaterali per i pazienti» ha dichiarato il prof. Dwayne G. Stupack, che ha contribuito alla considerevole scoperta.

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Dolcificanti artificiali tra le cause dell’ingrassamento

Saccarosio, lo “zucchero da tavola”Recenti ricerche hanno dimostrato come l’utilizzo sempre più ampio dei dolcificanti artificiali nei regimi dietetici controllati possa rivelarsi controproducente. Secondo i ricercatori, i dolcificanti renderebbero molto più difficile il controllo delle calorie e la gestione delle risorse energetiche.

Alla Purdue University, un gruppo di psicologi ha osservato per alcuni giorni il comportamento di due gruppi di topolini. Al primo team di roditori è stato somministrato dello yogurt dolcificato con glucosio (zucchero semplice), mentre al secondo è stato offerto dello yogurt addizionato con del dolcificante privo di calorie. I topolini appartenenti al secondo gruppo hanno successivamente dimostrato una maggiore propensione ad acquisire un maggior numero di calorie, per recuperare quelle non ingerite con lo yogurt, aumentando sensibilmente il loro peso corporeo.
Secondo Susan Swithers, principale autrice della ricerca, la rottura del legame tra una sensazione dolce e un cibo altamente calorico renderebbe l’organismo incapace di regolare con precisione il fabbisogno energetico giornaliero. La scoperta spiegherebbe il costante aumento di persone obese in relazione alla progressiva introduzione di cibi “light” edulcorati con i dolcificanti artificiali. Leggi tutto “Dolcificanti artificiali tra le cause dell’ingrassamento”

Come impara un cieco a leggere e a scrivere?

Era il 1829 quando il Censimento della popolazione di Francia classificò il giovane Louis Braille, allievo all’Istituto dei Giovani Ciechi di Parigi, come incapace di leggere o scrivere. All’epoca, l’insegnamento impartito nelle poche scuole per non vedenti era principalmente di natura orale. Esistevano alcuni testi prodotti con enormi lettere in rilievo, ma produrre interi libri in quel modo era impensabile e tecnicamente molto complicato.

Sempre nel 1829, il giovane Louis Braille mise a punto un metodo innovativo per consentire ai ciechi di leggere e scrivere. Il nuovo sistema, molto pratico e semplice da imparare venne impiegato a fasi alterne dai docenti dell’Istituto, per poi essere proibito dal nuovo direttore. Nonostante le avversità iniziali, il metodo ti lettura creato da Braille si impose nei decenni successivi, specialmente dopo la morte del suo ideatore. Leggi tutto “Come impara un cieco a leggere e a scrivere?”