Anche i nativi del Nord America impazzivano per la cioccolata

Chaco canyon
Chaco canyon

Anche in Nord America, circa mille anni fa, non si disdegnava una bella tazza di cioccolata. L’importante scoperta, destinata ad vere numerose ripercussioni sulle nostre conoscenze legate alle popolazioni native d’America, è stata realizzata osservando del vasellame rinvenuto nel Nuovo Messico e risalente a un millennio fa. I piccoli vasetti erano, infatti, utilizzati come recipienti per contenere una bevanda a base di cacao, una vera e propria prelibatezza, molto preziosa e probabilmente utilizzata nel corso dei rituali più importanti dai nativi.

Tra il IX e il XII secolo e.V., l’area del Chaco Canyon nel nordovest del Nuovo Messico era densamente popolata. In particolar modo, la zona corrispondente all’attuale Pueblo Bonito ospitava uno dei principali accampamenti, popolato da circa 1000 Anasazi, un popolo nativo del Nord America. Per oltre otto anni, l’archeologa Patricia Crown della University of New Mexico ha studiato il vasellame ritrovato nell’area di Chaco, cercando di capire a che cosa facessero riferimento le decorazioni sui piccoli recipienti di ceramica, decorati per l’appunto con particolari linee geometriche.

La curiosità intorno a questi piccoli vasi era dettata dalla presenza di contenitori con simili decorazioni presso le popolazioni del Centro America, che utilizzavano quel tipo di vasellame per bervi una bevanda a base di cacao durante alcuni rituali.  La ricetta era molto differente dall’attuale e comprendeva tra gli ingredienti: fave di cacao, mais, peperoncino e acqua. Leggi tutto “Anche i nativi del Nord America impazzivano per la cioccolata”

Perché le lettere sulle tastiere hanno una certa disposizione?

La usiamo ogni giorno per navigare online, lavorare e scrivere i messaggi ai nostri amici, eppure la maggior parte di noi non conosce la storia che ha permesso alla tastiera di assumere la sua forma attuale.

Sholes-Glidden Type-Writer
Sholes-Glidden Type-Writer

Le tastiere americane, quelle principalmente utilizzate in campo informatico, devono la disposizione dei loro tasti a Christopher Latham Sholes, uno stampatore di Milwaukee che verso la fine degli anni Sessanta del XIX secolo progettò con Carlos Glidden un sistema per la scrittura meccanica sulle pagine. Nel 1873 il brevetto dell’invenzione fu venduto alla E. Remington & Sons che produsse un primo modello, noto come Sholes-Glidden Type-Writer.

I due inventori erano giunti al modello finale attraverso una lunga fase di prove ed errori. Il problema principale, infatti, era dato dalla complessità del meccanismo che consentiva l’impressione di una lettera sulla carta. Nelle prime versioni, molto rozze e poco efficienti, i martelletti tendevano a incastrarsi con estrema facilità tra loro, specialmente nel caso di numerose battute al minuto. Leggi tutto “Perché le lettere sulle tastiere hanno una certa disposizione?”