Un colpo d’ala e scatta l’allarme

I volatili utilizzano molteplici sistemi per comunicare. Oltre al canto, al colore delle piume e ai movimenti in volo, alcuni esemplari utilizzano anche i rumori prodotti dalle loro ali per farsi notare da un potenziale partner o per spaventare i loro nemici. Un gruppo di ricercatori ha ora dimostrato come anche i piccioni utilizzino le loro ali per avvisare i membri di uno stormo su un possibile pericolo. Un segnale di allarme “non vocale” mai riscontrato prima tra i pennuti.

Ocyphaps lophotes (credit: rbgsyd.nsw.gov.au)

Non tutti gli uccelli utilizzano il loro apparato di fonazione per attirare l’attenzione dei loro simili. Partendo da questo presupposto, Robert Magrath (Australian National University, Canberra – Australia) ha cercato di scoprire se il rumore prodotto dalle ali degli uccelli nelle fasi di repentino decollo possa essere avvertito come un segnale utile per comprendere se sia necessaria o meno la fuga. Leggi tutto “Un colpo d’ala e scatta l’allarme”

Come si fa il ghiaccio secco?

Il ghiaccio secco è costituito da anidride carbonica a bassa temperatura. Generalmente, un blocco di ghiaccio secco ha una temperatura superficiale intorno ai -78,5 °C, ma molto dipende dai fattori esterni come temperatura, pressione e grado di umidità dell’ambiente. A differenza del ghiaccio ottenuto dall’acqua, il ghiaccio secco non fonde, ma sublima: passa cioè dallo stato solido a quello gassoso, rilasciando anidride carbonica.

Ghiaccio secco (credit: pending)

Queste caratteristiche rendono il ghiaccio secco una soluzione ideale per mantenere a temperature estremamente basse la merce durante  un trasporto. La sublimazione esclude la possibilità che si formino residui liquidi, che potrebbero contaminare i beni trasportati, e un semplice sistema di aspirazione nel mezzo di trasporto scongiura la possibilità che l’ambiente si saturi di anidride carbonica.

Ma come si fa il ghiaccio secco? Leggi tutto “Come si fa il ghiaccio secco?”

Cervello: due metà sono meglio di uno intero

In numerosi animali le due metà del cervello si occupano di compiti sostanzialmente differenti tra loro. Negli esseri umani, per esempio, il lato sinistro è generalmente deputato al linguaggio, mentre il lato destro si occupa principalmente delle nostre capacità visive e spaziali. Molti altri compiti sono presi in carico rispettivamente dai due emisferi cerebrali, ma per quale motivo sussite questa divisione?

credit: Charlie Moores

Secondo un filone di ricerca, relativamente recente ma ormai ampiamente accettato dalla comunità scientifica, la spartizione dei compiti tra emisfero destro ed emisfero sinistro del cervello (lateralizzazione celebrale) è ampiamente diffusa tra i vertebrati e consente di risolvere problemi complessi con maggiore rapidità e accuratezza. Una ulteriore conferma a questa teoria sembra ora giungere dallo studio realizzato da Culum Brown e Maria Magat (Macquarie University, Sidney – Australia) che ha coinvolto una quarantina di pappagalli appartenenti a otto diverse specie. Leggi tutto “Cervello: due metà sono meglio di uno intero”

NGC 4945, la galassia lontana cugina della Via Lattea

L’ESO (European Organisation for Astronomical Research in the Southern Hemisphere) ha da poco rilasciato un’immagine molto suggestiva e dall’alto valore scientifico di NGC 4945, una galassia simile alla nostra Via Lattea.

NGC 4945 credit: ESO
NGC 4945 credit: ESO

Secondo gli astrofisici, infatti, questa galassia ha molto in comune con casa nostra: è a spirale ed è dotata di bracci ben avvolti e di una regione centrale “a barra”. Con ogni probabilità NGC 4945 ospita al proprio interno un buco nero estremamente massivo che sta lentamente divorando la materia di cui è composta la galassia, rigettando enormi quantità di energia nello spazio. Leggi tutto “NGC 4945, la galassia lontana cugina della Via Lattea”

Quello strano attaccamento dei vermi marini

Scienziati e ricercatori traggono spesso spunto dalla natura per implementare nuove applicazioni tecnologiche. Un caso emblematico, che si cita spesso come esempio, è quello del velcro: l’idea di realizzare questo particolare materiale venne a un igegnere svizzero che notò alcuni acheni spinosi attaccatisi alle sue calze di lanza durante una passeggiata in montagna.

credit: http://veda.sme.sk/

A volte i trucchi che utilizza la natura sono meno semplici da identificare e richiedono studi maggiormente approfonditi. E proprio osservando un fenomeno naturale, alcuni ricercatori hanno scovato un valido sistema per realizzare un nuovo adesivo che potrebbe rivelarsi molto utile in ambito sanitario. Leggi tutto “Quello strano attaccamento dei vermi marini”