Cervello: due metà sono meglio di uno intero

In numerosi animali le due metà del cervello si occupano di compiti sostanzialmente differenti tra loro. Negli esseri umani, per esempio, il lato sinistro è generalmente deputato al linguaggio, mentre il lato destro si occupa principalmente delle nostre capacità visive e spaziali. Molti altri compiti sono presi in carico rispettivamente dai due emisferi cerebrali, ma per quale motivo sussite questa divisione?

credit: Charlie Moores

Secondo un filone di ricerca, relativamente recente ma ormai ampiamente accettato dalla comunità scientifica, la spartizione dei compiti tra emisfero destro ed emisfero sinistro del cervello (lateralizzazione celebrale) è ampiamente diffusa tra i vertebrati e consente di risolvere problemi complessi con maggiore rapidità e accuratezza. Una ulteriore conferma a questa teoria sembra ora giungere dallo studio realizzato da Culum Brown e Maria Magat (Macquarie University, Sidney – Australia) che ha coinvolto una quarantina di pappagalli appartenenti a otto diverse specie. Leggi tutto “Cervello: due metà sono meglio di uno intero”

Perché le zampe dei pinguini non congelano?

I pinguini passano la maggior parte della loro vita sul packSopravvivere alla rigide temperature dell’Antartide non è semplice. Escursionisti sciatori e trekker sanno bene cosa significhi passare un’intera giornata all’esterno con temperature ampiamente al di sotto degli zero gradi. Il rischio di ipotermia è sempre presente e non va mai trascurato. Un eccessivo abbassamento della temperatura corporea, al di sotto dei 34 °C, può comportare gravi rischi per la salute e, nei casi più estremi, può rapidamente condurre alla morte. Ma allora come fanno i pinguini a non morire congelati? Leggi tutto “Perché le zampe dei pinguini non congelano?”

L’antenato che regalò i denti ai piranha

piranhaGrazie alla conformazione della loro bocca e ai denti particolarmente affilati, i piranha sono in grado di cibarsi di prede con una stazza molto superiore alla loro. Ma come hanno fatto questi animali a sviluppare una dentatura così particolare? La recente scoperta di un fossile sembra gettare nuova luce sull’evoluzione dei famelici piranha.

Per comprendere la portata della scoperta, occorre compiere un piccolo passo indietro per conoscere meglio la famiglia di questi particolari pesci. I parenti più vicini dei piranha sono i pacu, pesci erbivori che vivono nell’America del Sud dotati di una dentatura che ricorda quella dei loro simili carnivori, ma molto meno appuntita e organizzata su due file di denti, dunque utile per triturare i vegetali. Partendo da queste conoscenze, intorno agli anni Cinquanta si ipotizzò che i piranha e i pacu potessero avere un antenato comune caratterizzato da una dentatura su due file successivamente evolutasi in un’unica linea di denti affilati nel caso dei piranha. Un’ipotesi suggestiva, ma non supportata dalla presenza di alcuna prova concreta. Leggi tutto “L’antenato che regalò i denti ai piranha”

ET e la salamandra

Una spedizione scientifica nell’area della Cordigliera del Condor (al confine tra Ecuador e Perù) ha scoperto numerose specie animali, alcune delle quali sembrano essere ancora sconosciute alle scienza. L’importante risultato è stato reso possibile dal Conservation International’s Rapid Assessment Program (RAP), che ha svolto approfondite ricerche lungo il fiume Nangaritza, una zona geologicamente isolata dalle altre parti delle Ande e dunque ricca di specie endemiche.

credit: Jessica Deichmann
credit: Jessica Deichmann

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Gerboa del Deserto, il piccolo ratto bipede

Nonostante sembri provenire da un fumetto di fantascienza, il Gerboa del Deserto (Jaculus Jaculus) è un mammifero in carne e ossa molto reale.

Gerboa del Deserto - Jaculus Jaculus
Gerboa del Deserto - Jaculus Jaculus

Diffuso principalmente in Africa e Medioriente, il Gerboa ricorda molto i topi – dei quali è del resto stretto parente – ed è caratterizzato dalle due lunghe zampe posteriori e da una coda di circa 20 cm che contribuisce a mantenerlo in equilibrio. Questo particolare animale si muove infatti utilizzando principalmente le zampe posteriori compiendo piccoli misurati saltelli come fanno i canguri. La sua marcia è relativamente rapida, una condizione indispensabile per sfuggire ai predatori e accorciare il più possibile la durata degli spostamenti, specie nelle aree desertiche. Leggi tutto “Gerboa del Deserto, il piccolo ratto bipede”

Storie di satelliti, guano e pinguini

pingempA volte per condurre in porto una ricerca scientifica occorre sporcarsi le mani. Un gruppo di ricercatori ha così scoperto un nuovo modo per identificare con maggiore semplicità le colonie di pinguini in Antartide: osservare dallo spazio i loro escrementi.

Utilizzando questo metodo, alcuni scienziati hanno identificato ben dieci colonie di pinguino imperatore nell’area antartica. È bastato analizzare alcune fotografie satellitari alla ricerca delle chiazze rossastre e marroni del guano dei pinguini sulla bianca superficie della gelida Antartide. Questo nuovo approccio per le ricerche potrebbe rivelarsi molto utile per monitorare la popolazione dei pinguini e le variazioni demografiche causate dal cambiamento del clima. Leggi tutto “Storie di satelliti, guano e pinguini”