Panorama: Il Sole di mezzanotte

La rotazione e il moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole costituiscono un vero e proprio orologio naturale, che consente l’avvicendarsi delle stagioni sul nostro Pianeta. Come è noto, a seconda della posizione della Terra rispetto al Sole variano la lunghezza del dì e della notte, nonché la quantità di calore sviluppata su precise aree geografiche.

Durante il solstizio estivo, l’inclinazione dell’asse terrestre dà vita a uno spettacolare fenomeno osservabile a latitudini superiori a 66° 33′: il sole di mezzanotte. In quel preciso momento dell’anno, il Sole compie il proprio moto apparente senza scendere mai sotto l’orizzonte, impedendo alla notte di calare. A seconda della latitudine cui ci si trova, il fenomeno può essere osservato per una ventina di giorni all’anno, che arrivano a oltre 180 in prossimità dei Poli a 90° di latitudine.
Con una buona macchina fotografica, e molta pazienza, si può eternare il lento incedere del Sole che per numerosi giorni all’anno strappa questo angolo di Pianeta dalla notte…

Il Sole di mezzanotte [via: clipmarks.com]
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Il tramonto della Terra visto dalla Luna

Lavora senza sosta la sonda spaziale giapponese Kaguya, di cui abbiamo parlato in un precedente articolo. Inviata per studiare la conformazione e le proprietà fisiche della Luna, l’unico satellite naturale della Terra, la sonda invia praticamente con cadenza quotidiana immagini molto suggestive ad altissima definizione, utili per approfondire le nostre conoscenze su quel pallido corpo celeste che osserva da miliardi di anni le curiose vicende del nostro Pianeta.

Dopo aver restituito immagini della superficie lunare, i tecnici della Kaguya hanno deciso di orientare gli obiettivi delle macchine fotografiche a bordo della sonda verso la Terra. È stato così possibile osservare un vero e proprio tramonto terrestre durato appena 70 secondi, ma eternato in queste magnifiche immagini.

[credit: jaxa.jp]
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[credit: jaxa.jp]
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Prime immagini lunari ad alta definizione inviate dalla sonda Kaguya

Lanciata lo scorso 17 settembre, la sonda spaziale Kaguya ha sorvolato in questi giorni la Luna per numerose volte, raccogliendo immagini ad altissima definizione molto rilevanti per la Scienza, ma anche estremamente affascinanti.
Durante la sua missione, la sonda spaziale giapponese Kaguya raccoglierà numerosi dati utili per comprendere le fasi evolutive del nostro unico satellite naturale. L’orbiter è dotato di 13 sofisticati sensori di bordo, tra cui si distinguono un radar di ultima generazione, un altimetro laser ad altra precisione, uno spettrometro a raggi-X e raggi-gamma, nonché numerose fotocamere ad altissima risoluzione che hanno scattato queste magnifiche immagini.

Area del Polo Nord lunare.
Polo Nord della Luna [credit: http://www.jaxa.jp]

Quest’area scura è soprannominata “oceano”. L’Oceauns Procellarum si trova ad est dell’emisfero nord ed è visibilie a occhio nudo dalla Terra.
Oceanus Procellarum [credit: http://www.jaxa.jp]
Oceanus Procellarum [credit: http://www.jaxa.jp]

Paris Hilton e l’effetto analgesico sui topi

Paris Hilton potrebbe costituire un’ottima alternativa ai tradizionali analgesici. Un gruppo di neuroscienziati ha scoperto che una sagoma di cartone ritraente la ricca, e discussa, ereditiera è in grado di arrestare le sensazioni dolorose nei topi. La curiosa scoperta riguarda i soli topi di sesso maschile, e potrebbe essere causato dalla capacità dell’immagine di stressare questi piccoli quadrupedi.

L’idea per questo esperimento, sicuramente fuori dal comune, è venuta in mente al prof. Jeffrey Mogil della McGill University di Montreal (Canada) e al suo gruppo di ricerca che aveva notato come i topi maschi spendessero meno tempo a leccarsi le ferite per lenire il dolore se in presenza di uno dei ricercatori. Per capire se questo curioso comportamento fosse condizionato da variabili olfattive o visive legate alla presenza umana, i ricercatori hanno acquistato una delle tante sagome in cartone ritraenti Paris Hilton.
Al cospetto della ricca ereditiera, i topo maschi hanno dedicato molto meno tempo a leccarsi le ferite, mentre gli esemplari di sesso femminile hanno continuato a lenire il loro dolore senza prestar alcuna attenzione alla sagoma di cartone. Inserendo uno schermo nero tra i topi e Paris Hilton, l’effetto è completamente sparito.

Approfondendo i risultati della ricerca, il team guidato da Mogil ha scoperto che – nei soli topi maschi presentati a Paris – era drasticamente rallentata l’attività del gene c-fos, responsabile della trasmissione dei segnali dolorosi dal midollo spinale al cervello, chiaro indice di una ridotta attività neuronale legata ai centri del dolore.
Secondo i ricercatori della McGill University, l’effetto analgesico potrebbe essere ricollegabile a una fase di stress vissuta dai topi. Ricerche di laboratorio analoghe hanno già dimostrato un collegamento tra la percezione del dolore e lo stress nei roditori, generalmente esposti ad alcuni ormoni di gatto. In presenza di un predatore, del resto, restare fermi e continuare a leccarsi le ferite non sarebbe probabilmente il miglior modo per sopravvivere. I topi vedono quindi gli uomini come potenziali predatori e, per alcune ragioni ancora poco note, i maschi sarebbero molto più soggetti a questo genere di stress rispetto alle femmine.

La ricerca di Mogil dimostra quanto possano essere differenziate le reazioni alla paura tra esemplari di sesso maschile ed esemplari di sesso femminile. L’analisi dei risultati ottenuti in laboratorio consentirà di comprendere con maggiore precisione i meccanismi che portano agli atteggiamenti prettamente “di genere” non solo negli animali, ma anche tra gli esseri umani. A partire da Paris Hilton…

Il Mondo di notte

Questa affascinante e suggestiva immagine ritrae la Terra nelle fasi notturne di ogni meridiano.
L’inquinamento luminoso prodotto dalle grandi e medie concentrazioni urbane rende distinguibili numerose capitali, centri industriali e aree densamente popolate. Osservando attentamente l’immagine, è possibile notare come l’umanità abbia preferito stanziarsi principalmente nelle zone costiere. Emerge inoltre come le città più popolose si trovino a ridosso dei fiumi, le autostrade naturali ed economiche per lo scambio di beni e servizi.
Le zone meno illuminate del Pianeta risultano essere il Sud America, l’intero continente Africano (fatta eccezione per il Sud Africa e le coste sul Mediterraneo), parte dell’Asia e dell’Australia.
L’immagine è stata ottenuta attraverso un complesso e raffinato collage di centinaia di immagini fornite dal Defense Meteorological Satellite Program degli Stati Uniti.

Il mondo di notte (utilizzare le barre di navigazione del browser per scorrere l’immagine) [credit: . Mayhew & R. Simmon (NASA/GSFC), NOAA/ NGDC, DMSP Digital Archive]
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I migliori scatti fotografici al microscopio del 2007

Dal 1974, Nikon indice ogni anno l’International Small World Competition (ISWC) per premiare i migliori scatti fotografici al microscopio e diffondere la cultura scientifica tra i profani.
Secondo la giuria della Nikon, che seleziona ogni anno i premiati, una fotografia al microscopio non è solamente un mezzo per capire la scienza, ma anche un’opera d’arte densa di colori e strutture in grado di creare un’esperienza estetica unica nel suo genere.
Al concorso possono partecipare tutti coloro che sono interessati nella fotografia al microscopio, provenienti da qualsiasi paese del mondo e non necessariamente professionisti.

Ecco gli scatti premiati nel 2007…

photo credit: Gloria Kwon, Memorial Sloan-Kettering Institute

Gloria Kwon, del Memorial Sloan-Kettering Institute (NY – USA), si è aggiudicata il primo premio con questa magnifica fotografia del tardo stadio evolutivo di un embrione di topolino. In verde si nota il sacco amniotico in formazione, l’immagine è ingrandita 17 volte.

photo credit: Michael Hendricks, Temasek Life Sciences Laboratory

Al secondo posto si è classificato Michael Hendricks, del Temasek Life Sciences Laboratory (Singapore), con questo ingrandimento di 20 volte del cervello di un embrione di Danio rerio di appena tre giorni. L’immagine illustra efficacemente la complessa rete neuronale in formazione nell’encefalo del minuscolo pesce d’acqua dolce.

photo credit: Wim van Egmond, Micropolitan Museum

Con questo bellissimo scatto, Wim van Egmond, del Micropolitan Museum (UK), ha conquistato il gradino più basso del podio. L’immagine rappresenta un esemplare di Rotifero, un minuscolo animaletto acquatico, ingrandito 400 volte.

photo credit: Charles Krebs, Charles Krebs Photography

Quarta posizione per Charles Krebs, che ha immortalato queste meravigliose alga al microscopio. Si tratta di un gruppo di Diatomee, un tipo particolare di plancton vegetale, ancorate a un esemplare di Polysiphonia, un’alga dal caratteristico colore rossastro. Questa caleidoscopica immagine è ingrandita 100 volte.

photo credit: Peter Parks, Imagequestmarine.com

Al quinto posto troviamo questa bellissima immagine realizzata da Peter Parks. Il fotografo è riuscito a creare questa composizione grazie a una particolare macchina fotografica ad altissima definizione, in grado di osservare i minuscoli microorganismi racchiusi in una goccia d’acqua marina.

photo credit: Charles Krebs, Charles Krebs Photography

Al sesto posto troviamo nuovamente Charles Krebs, con questo incredibile primo piano di una larva di coleottero acquatico. Le possenti mandibole di questo insetto sono ideali per la predazione, ma niente paura… l’immagine è ingrandita 100 volte.

photo credit: Michael Klymkowsky, MCD Biology, University of Colorado at Boulder

Settimo posto per Michael Klymkowsky, del MCD Biology – University of Colorado at Boulder (USA), e il suo scatto al microscopio di due embrioni di ranocchia. La fotografia è stata scattata per studiare le proprietà della proteina SOX3, prima responsabile nella suddivisione cellulare in questo tipo di embrioni.

photo credit: Vera Hunnekuhl, Department of Zoology, University of Osnabrück

Vera Hunnekuhl, del dipartimento di zoologia della University of Osnabrück (Germania), ha ottenuto l’ottava posizione con questa fotografia al microscopio dei fasci muscolari e dell’apparato nervoso di una sanguisuga, con un ingrandimento di 25 volte.

photo credit: Shamuel Silberman, Ramat Gan, Israel

Nona posizione per Shamuel Silberman, Ramat Gan (Israele), e per la sua fotografia di un bocciolo di papavero ingrandito 20 volte.

photo credit: Dr. Stephen Nagy, Montana Diatoms

La “top ten” dei migliori scatti al microscopio del 2007 si conclude con l’immagine ripresa da Stephen Nagy, del Montana Diatoms (USA), che raffigura un montaggio di alcuni frammenti di avorio utilizzati per evidenziarne la particolare conformazione.