Perché la pressione sanguigna ha un massimo e un minimo?

Il sangue che ci scorre nelle arterie e nelle vene è un liquido sotto pressione. Se così non fosse, la “linfa” che ci tiene in vita non potrebbe fluire dal cuore alla circolazione sanguigna. Questa pressione varia continuamente: quando il cuore si contrae, il sangue raggiunge il suo picco di pressione massima, chiamata sistolica, quando invece il muscolo cardiaco si rilascia (fra un battito e l’altro), la pressione scende raggiungendo il suo valore più basso, chiamato valore diastolico.

Per fini diagnostici, la pressione viene misurata in millimetri di mercurio (mm/Hg) con un particolare strumento chiamato sfigmomanometro. In media la pressione sistolica (“la massima”) di un adulto di media costituzione si aggira intorno ai 110-120 mm/Hg, mentre quella diastolica (“la minima”) è di circa 75-85 mm/Hg. Leggi tutto “Perché la pressione sanguigna ha un massimo e un minimo?”

Narcolessia, malattia autoimmune? Una nuova ricerca sembra confermarlo

dormireSono milioni le persone che in tutto il mondo soffrono di narcolessia, la malattia del sonno. Da tempo si indagano le cause che portano a questa particolare patologia con esiti talvolta molto promettenti. Di recente, per esempio, un gruppo di ricercatori è riuscito a ricollegare la narcolessia a due geni contenenti le informazioni per il sistema immunitario, suggerendo dunque che la malattia sia di tipo autoimmune. La nuova scoperta potrebbe portare a nuove e più efficaci procedure di cura per i narcolettici.

Mediamente, la narcolessia interessa un individuo su 2000 e possiede dunque un’incidenza sulla popolazione paragonabile ad altre gravi malattie come la sclerosi multipla. La patologia comporta la comparsa di numerosi sintomi, che variano solitamente da una incontrollabile sonnolenza diurna a colpi di sonno improvvisi, passando per la catalessia (impossibilità di contrarre volontariamente i muscoli). La malattia non può essere curata e dunque chi ne soffre è obbligato ad assumere diversi farmaci lungo il corso della giornata per mantenere sotto controllo il sonno. Leggi tutto “Narcolessia, malattia autoimmune? Una nuova ricerca sembra confermarlo”

Risultati incoraggianti per i vasi sanguigni creati in laboratorio

Sezione di un vaso sanguigno (credit: hypertension.ca)
Sezione di un vaso sanguigno (credit: hypertension.ca)

Si stanno rivelando molto efficaci i primi vasi sanguigni sperimentali realizzati con le cellule dei pazienti sottoposti ciclicamente all’emodialisi. I nuovi vasi sanguigni costituiscono il primo caso di innesto derivato totalmente dai tessuti del medesimo paziente e potrebbero eliminare l’incubo delle dolorose e pericolose reazioni immunitarie.

Quotidianamente, in tutto il mondo diversi milioni di persone con gravi insufficienze renali si sottopongono ai cicli di emodialisi per ripulire il loro sangue. Per rendere più rapida la procedura, i medici generalmente impiantano una fistola – ossia una congiunzione praticata tramite un vaso sanguigno tra una vena e una arteria – nel braccio del paziente, per consentire così al sangue di fluire all’esterno verso il rene artificiale (il macchinario che ripulisce il sangue) e di rifluire poi nel normale circolo sanguigno del dializzato. Leggi tutto “Risultati incoraggianti per i vasi sanguigni creati in laboratorio”

Febbre suina: informarsi e conoscere gli effetti del virus senza inutili allarmismi

pigfluDestano preoccupazione gli attuali focolai di febbre suina in Messico e negli Stati Uniti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità sta monitorando costantemente l’evolversi della malattia e la diffusone del virus nelle altre aree del globo.

La situazione merita la massima attenzione, ma è ancora lontana dall’essere critica, nonostante i media stiano contribuendo non poco a instillare un panico al momento del tutto immotivato specialmente nel vecchio continente. Il virus della febbre suina (una variante del virus H1N1) provoca forti episodi febbrili e interessa principalmente l’apparato respiratorio e può avere dunque un lungo decorso. I numerosi decessi registrati negli ultimi giorni in Messico sono principalmente dovuti proprio a complicazioni di carattere respiratorio e spesso degenerate in gravi polmoniti a causa di una tardiva diagnosi della malattia. Leggi tutto “Febbre suina: informarsi e conoscere gli effetti del virus senza inutili allarmismi”

Il “grasso buono” aiuta a dimagrire anche in età adulta

Non tutto il grasso vien per nuocere. A rivelarlo sono tre interessanti ricerche sul tessuto adiposo bruno, che potrebbero portare in futuro a nuove soluzioni per il controllo della percentuale di grasso negli individui sovrappeso.

Tessuto adiposo bruno
Tessuto adiposo bruno

Mentre il tessuto adiposo bianco costituisce la principale riserva di energia ottenuta dal cibo per il nostro organismo, il tessuto adiposo bruno (BAT) consuma energie principalmente per produrre calore. Questo tessuto è estremamente ricco di mitocondri (gli organelli, parti della cellula, deputati alla respirazione cellulare) che conferiscono la tipica colorazione scura a questo tipo di grasso, essenziale principalmente per le specie animali che vanno stagionalmente in letargo. Fino a qualche tempo fa, si pensava che il BAT fosse attivo solamente nei primi anni di vita nell’uomo e che poi scomparisse progressivamente divenendo meno funzionale. Leggi tutto “Il “grasso buono” aiuta a dimagrire anche in età adulta”

Il cuore umano produce nuove cellule, parola di carbonio-14

Muscolo cardiaco
Muscolo cardiaco

Il cuore umano continua a generare nuove cellule durante l’età adulta, anche se con estrema lentezza. L’importante scoperta giunge da una recente ricerca che ha consentito di riscontrare, per la prima volta, una effettiva rigenerazione cellulare del muscolo più importante del nostro organismo.

Fino a ora si sapeva, infatti, che il cuore fosse in grado di generare nuovi cardiomiociti (la base per costruire i suoi fasci muscolari) ma la crescita era stata osservata solamente in vitro e mai direttamente sul muscolo cardiaco. Le nuove evidenze portate all’attenzione della comunità scientifica dalla ricerca di Jonas Frisén (Karolinska Institute, Stoccolma – Svezia) sembrano dare una prima risposta agli interrogativi sulla rigenerazione del cuore, fugando alcuni dubbi sulle capacità del cuore di rinnovare i propri apparati cellulari. Leggi tutto “Il cuore umano produce nuove cellule, parola di carbonio-14”