Come si rende odoroso il gas metano?

Il gas metano è inodoreNonostante l’industria per l’estrazione e la gestione del gas naturale sia dotata di tecnologie all’avanguardia, parte della responsabilità nell’identificazione del metano negli ambienti è ancora affidata a uno strumento perfetto e inimitabile: l’olfatto umano.
A differenza di quanto pensano in molti, il gas naturale è completamente privo di odore. Questa particolare caratteristica rende il metano un pericoloso nemico per l’uomo, che non è in grado di riconoscerne la presenza. Per questo motivo, l’industria del gas provvede a miscelare il metano con un additivo inerte particolarmente odoroso, rendendo così anche una minima dose di gas rilevabile dal nostro olfatto.

Il componente principale del gas naturale è il metano, che si trova nel sottosuolo e sotto i fondali marini. E’ chiamato anche gas di palude, poiché a volte forma bolle che salgono in superficie dal fango organico delle paludi. Il particolare odore molto forte e caratteristico non deriva però dal gas, inodore, ma dai miasmi causati dalla putrefazione dei materiali vegetali che costituiscono la fanghiglia.


Struttura chimica del metano

Il consumo di gas naturale come combustibile domestico fu introdotto relativamente tardi nelle nostre abitazioni, intorno agli anni Venti del Novecento negli Stati Uniti e nel secondo dopoguerra nella maggior parte d’Europa. Nel corso degli anni, per “odorizzare” il metano si sono sperimentate varie combinazioni di composti organici derivati dallo zolfo. La sostanza ideale, infatti, doveva avere un odore unico, intenso e talmente caratterizzato da risultare inconfondibile. Inoltre, il particolare odore non doveva essere assorbito dal terreno, ma anzi, doveva essere in grado di emergere dal sottosuolo nel caso di perdite nelle grandi condutture cittadine. Infine, l’agente odorante doveva essere completamente innocuo per gli esseri viventi e influire minimamente sulla combustione del gas.
Dopo numerosi tentativi si giunse al particolare additivo ancora oggi utilizzato per rendere odoroso il gas naturale. Questo agente odorante viene nebulizzato nelle condutture del gas adiacenti agli stabilimenti di produzione e gestione del metano. Entità e durata delle nebulizzazioni sono gestite da un apposito sistema computerizzato, in grado di valutare la corretta miscelazione tra gas e additivo.

Fornello a gasL’agente odorante è talmente potente e concentrato da richiederne solo 1,5 kg per circa 100.000 m3 di gas. Grazie a strumenti particolari, come il gascromatografo, i “rinoanalisti” (dei veri e propri esperti nella rilevazione degli odori) valutano la distribuzione dell’agente odorante nella rete di distribuzione. Grazie alle strumentazioni sempre più sofisticate, i tecnici del gas sono in grado di rilevare le perdite lungo la rete di distribuzione anche senza percepire l’odore dell’additivo. I sensori utilizzati per queste operazioni non rilevano tanto l’odore dell’agente addizionato, quanto la particolare struttura chimica delle particelle che costituiscono il gas.

Anche senza strumentazioni ipertecnologiche, ognuno di noi può fare la propria parte nella prevenzione delle fughe di gas. In presenza di un odore molto forte di metano è sempre utile segnalare l’anomalia al proprio gestore. Una perdita di metano, specie in ambito domestico può essere molto pericolosa: ricordarsi di cambiare regolarmente il tubo del gas nella propria cucina e chiudere sempre il rubinetto del metano sono semplici accorgimenti che possono salvare la vita. La nostra e quella degli altri. [fonte principale: Reader’s Digest]

3 risposte a “Come si rende odoroso il gas metano?”

  1. L’articolo è interessante ma vi siete dimenticati di indicare il nome della sostanza ” odorizzante “. Sarebbe il caso di indicarla, a mio parere. Grazie.

  2. So che oggigiorno il metano viene odorizzato con tetraidrotiofene .
    Qualche anno fa veniva impiegato un altro odorizzante, mi pare si chiamasse tetraidrofurene.
    Ditemi, x cortesia, se è corretto e perché questa preferenza. Grazie

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