Quando il litio fa la spia

credit: NASA.govI livelli di litio presenti nelle stelle simili al Sole possono indicare la presenza o meno di pianeti in orbita intorno a esse. La scoperta potrebbe semplificare e rendere più rapida la ricerca dei pianeti che si trovano al di fuori del nostro sistema solare, gli esopianeti.

Nel corso degli ultimi decenni, numerosi astronomi avevano rilevato livelli relativamente bassi di litio nel Sole se comparati con le quantità identificate in altre stelle con caratteristiche simili. Un vero e proprio enigma forse risolto da uno studio condotto dal ricercatore Garik Israelian, che ha rilevato trend molto differenti nelle quantità di questo elemento chimico tra le stelle con o senza pianeti. Il Sole avrebbe dunque poco litio a causa della presenza dei pianeti. Leggi tutto “Quando il litio fa la spia”

Con Kepler, parte la caccia ai pianeti simili alla Terra

Lancio della Kepler Space Mission da Cape Canaveral (credit: NASA)
Lancio della Kepler Space Mission da Cape Canaveral (credit: NASA)

Pochi giorni fa, il 7 marzo, la Missione Kepler della NASA a portato a compimento il suo primo obiettivo, lanciando in orbita il telescopio Kepler attraverso un lanciatore United Launch Alliance Delta II. Il nuovo satellite artificiale è stato concepito per ricercare al di fuori del nostro sistema solare pianeti simi alla Terra.

Nel corso dei prossimi tre anni e mezzo, questa la durata della missione (salvo estensioni della stessa), Kepler sarà in grado di fornire informazioni agli astronomi, rilevando la presenza di corpi celesti simili al nostro Pianeta all’interno della Via Lattea. Dopo il lancio, il satellite ha dato i primi segni di vita al momento della separazione dal terzo stadio del missile lanciatore che lo ha portato in orbita intorno al Sole. D’ora in poi Kepler dovrà cavarsela da solo, producendo autonomamente l’energia di cui avrà bisogno tramite i suoi pannelli fotovoltaici. Leggi tutto “Con Kepler, parte la caccia ai pianeti simili alla Terra”

Scoperto CoRoT-Exo-7b, un lontano cugino della Terra

Il passaggio di un pianeta causa una riduzione riscontrabile nell'emmisione di luce della stella (credit: CNES)
Il passaggio di un pianeta causa una riduzione riscontrabile nell'emmisione di luce della stella (credit: CNES)

Un nuovo pianeta al di fuori del nostro sistema solare si aggiunge agli elenchi degli astronomi. Un gruppo di astrofisici ha da poco comunicato la scoperta di un nuovo corpo celeste con un diametro doppio rispetto a quello terrestre, ma un clima decisamente ostile alla vita. CoRoT-Exo-7b, questo il nome del pianeta, è un luogo letteralmente infernale con vulcani continuamente in eruzione e temperature altissime o – si ipotizza – un oceano incandescente che lo ricopre interamente.

L’identificazione di CoRoT-Exo-7b non è solamente importante per la scoperta in sé, ma per le nuove possibilità che si aprono nelle tecniche utilizzate per l’identificazione di pianeti simili alla Terra magari in grado di ospitare primordiali forme di vita. Fino a oggi, gli astronomi hanno scoperto circa 330 pianeti in orbita intorno a stelle differenti dal nostro Sole, ma un numero estremamente limitato di essi ha una conformazione rocciosa come la Terra. La maggior parte degli esopianeti scoperti sono giganti gassosi, spesso versioni più grandi del colosso per antonomasia Giove.

Il basso numero di pianeti osservati con una conformazione simile a quella terrestre non è dovuta alla loro scarsità, ma semplicemente alle loro ridotte dimensioni che ne rendono difficoltosa l’identificazione nelle profondità del cosmo. Per questo motivo i giganti gassosi vengono scoperti con una frequenza molto maggiore. L’esopianeta da poco identificato costituisce dunque una rara eccezione, che potrebbe portare alla scoperta di nuovi pianeti rocciosi. Leggi tutto “Scoperto CoRoT-Exo-7b, un lontano cugino della Terra”