Alberi a metano

credit: planetware.comIl metano può essere prodotto dalle piante? Da tempo numerosi ricercatori stanno tentando di dare una risposta a questa domanda. Alcuni ipotizzano che i vegetali siano in grado di produrre il noto gas naturale e che la quantità prodotta sia pari al 10 – 30% delle emissioni di metano su scala globale. Una prima ipotesi in merito fu formulata nel corso del 2006 e sembra abbia da poco trovato una parziale conferma.

Secondo un recente studio, infatti, gli alberi trasporterebbero il metano prodotto dai microorganismi che vivono nel suolo dalle radici alle foglie, liberando infine il gas nell’atmosfera. Tale condizione spiegherebbe come mai le quantità di metano rilevate tendono ad aumentare più del previsto nelle aree tropicali umide, dove le zone paludose favoriscono i processi di decomposizione in ambiente anaerobico del materiale organico, ovvero la formazione del gas naturale. Leggi tutto “Alberi a metano”

Galassie in perdita

Alcune immagini realizzate dal telescopio spaziale Hubble, poco prima di essere aggiornato dagli astronauti della STS-125, mostrano due galassie nell’Ammasso della Vergine interessate dalla “pressione ram”.

NGC 4522 (credit: NASA - ESA)
NGC 4522 (credit: NASA - ESA)

La pressione ram è la forza di resistenza che si produce quando qualcosa si muove attraverso un fluido, una sensazione che abbiamo ben presente quando ci mettiamo a correre e percepiamo il movimento dell’aria sul viso anche in una giornata senza vento. Negli spazi intergalattici, invece dell’aria che ci circonda, si trovano enormi quantità di gas non rilevabili nello spettro del visibile, ma estremamente caldi e in grado di emettere raggi X. Le galassie compiono i loro movimenti attraverso questi gas che sono dunque in grado di condizionarne la forma e in alcuni casi di compromettere la formazione di nuove stelle. Leggi tutto “Galassie in perdita”

Terremoti e radon, attenti alla pseudoscienza

Le notizie delle ultime ore sul violento terremoto che ha colpito alcune aree dell’Abruzzo, con epicentro vicino a L’Aquila, sono accompagnate dalle numerose polemiche intorno all’effettiva prevedibilità del sisma da poco avvenuto. Tra dichiarazioni, smentite e notizie poco corrette si è creato un caos informativo che rischia di creare fraintendimenti e convinzioni errate in chi è meno esperto sul delicato argomento. Senza la presunzione di trovare una verità sulla vicenda, provo a fare un po’ di chiarezza con lo stile semplice e divulgativo che da sempre contraddistingue bloGalileo.

Rappresentazione grafica dell'interno della Terra (credit: Wikipedia)
Rappresentazione grafica dell'interno della Terra (credit: Wikipedia)

Per comprendere la diatriba sulla prevedibilità di un sisma occorre svolgere qualche passo indietro nei meccanismi che generalmente scatenano un terremoto. Apparentemente placido, il nostro Pianeta racchiude sotto la crosta terrestre un cuore a dir poco irrequieto, dove il materiale magmatico (rocce fuse dal calore, acqua e altri fluidi sottoposti ad alta pressione) si muove in continuazione dal basso verso l’alto, rendendo il mantello (la porzione del pianeta compresa tra la crosta terrestre e il nucleo) una sorta di enorme tapis-roulant in grado di far muovere le 14 enormi placche che giacciono sulla sua superficie. Queste placche, grandi anche come un intero continente, si scontrano e si allontanano tra loro in prossimità dei loro margini e determinando così buona parte della conformazione del nostro pianeta. La collisione tra la placca indiana e quella euroasiatica, per esempio, ha determinato la formazione della catena montuosa dell’Himalaya. Leggi tutto “Terremoti e radon, attenti alla pseudoscienza”