Sembra esserci un rapporto particolare tra il sonno e il diabete di tipo 2. A rivelarlo è un gruppo di ricercatori, che ha recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Nature Genetics gli esiti di uno studio sulla mutazione di un gene in grado di regolare i ritmi giornalieri del nostro organismo, ma anche di accrescere le possibilità di contrarre il diabete.
Il nostro organismo è munito di una sorta di orologio interno, i ritmi circadiani, regolato da un ormone chiamato melatonina, i cui livelli variano tra il dì e la notte determinando le fasi di riposo notturne e le attività diurne. La melatonina riveste un ruolo fondamentale regolando il ciclo sonno-veglia ed ha specifiche interazioni con il nostro metabolismo. Secondo alcuni studi recenti, per esempio, chi dorme poco ha una maggiore probabilità di essere obeso e contrarre il diabete. Studi di laboratorio hanno dimostrato come ritmi circadiani disturbati possano effettivamente causare un aumento di peso.
Da tempo i ricercatori ipotizzano che la melatonina possa anche influenzare i livelli di un altro ormone, l’insulina, fondamentale per la regolazione del prelievo degli zuccheri presenti nel sangue da parte delle cellule. Un risvolto molto importante per comprendere meglio le dinamiche del diabete di tipo 2, che causa un’alterazione del normale prelievo di zuccheri, portando a conseguenze anche gravi per l’organismo in assenza di integrazioni dall’esterno di insulina. Leggi tutto “Nel sonno i segreti del diabete?”