Sulla scia di quell’insperato successo, il team guidato dal prof. Se-Jin Lee ha proseguito alacremente le proprie ricerche, giungendo in questi ultimi giorni a risultati altrettanto sorprendenti. I ricercatori hanno infatti scoperto che stimolando la produzione della follistatina, un’altra proteina responsabile della crescita muscolare, è possibile raddoppiare ulteriormente la già strabiliante crescita muscolare scoperta dieci anni fa. “Se li osservi, i topolini paiono completamente normali, sono solamente un po’ più grossi” ha dichiarato entusiasta il prof. Lee al Guardian.
I muscoli di questi super-topi risultano essere fino a quattro volte più sviluppati rispetto al normale. Le fibre muscolari sono più grandi del 117% e racchiudono un numero maggiore di fasci muscolari, circa il 73%.
Lo scopo della ricerca non è certo finalizzato alla creazione di un team di super-ratti pugili, ma allo studio approfondito delle dinamiche che portano alla crescita e al deperimento delle fibre muscolari, causato da terribili malattie come la distrofia. Il prof. Se-Jin Lee non ha dubbi: “Questa scoperta potrà aiutarci moltissimo nello studio delle malattie muscolari degenerative e della progressiva perdita di tonicità muscolare con l’avanzamento dell’età”.
Un farmaco in grado di inibire la miostatina è già in fase di sperimentazione clinica per trattare con efficacia la distrofia muscolare, mentre è già allo studio un medicinale per aumentare la produzione di follistatina, il cui ruolo nella crescita dei muscoli è stato confermato dalla ricerca dell’università di Baltimora.
Sono circa 60 i tipi fino a oggi conosciuti di distrofia muscolare e neuromuscolare. Queste terribili patologie aggrediscono muscoli e neuroni, rendendoli progressivamente incapaci di muoversi e di trasmettere informazioni. Al momento non esiste cura e da anni numerosi ricercatori cercano di capire il meccanismo genetico, generalmente ereditario, che porta al manifestarsi della malattia.
La conferma delle incredibili proprietà della follistatina non è dunque un punto di arrivo, ma un nuovo punto di partenza. La strada da compiere è ancora lunga.