Esaminando alcuni sedimenti risalenti al periodo in cui si estinsero i dinosauri, un team internazionale di ricercatori ha scoperto alcune sfere microscopiche di carbonio che solo un incendio di combustibili fossili avrebbe potuto produrre. Se confermata, la scoperta dimostrerebbe come i dinosauri siano stati cancellati dal nostro Pianeta anche a causa di una colossale conflagrazione di oli combustibili.
Secondo numerosi studiosi, però, l’energia sviluppata dall’impatto con l’asteroide non sarebbe stata sufficiente per sterminare i dinosauri su scala globale. Nel corso del 2003 sulla rivista scientifica Science venne così pubblicata una nuova interessante teoria. Il calore derivato dall’impatto con l’asteroide avrebbe causato numerosi incendi nelle floride foreste preistoriche, che a loro volta avrebbero provocato un considerevole aumento di anidride carbonica nell’atmosfera fino a causare un rapido surriscaldamento globale, che si sarebbe rivelato letale per le numerose specie di dinosauri che popolavano il nostro Pianeta.
Secondo altri ricercatori, invece, i fumi sviluppati dai giganteschi incendi avrebbero oscurato quasi completamente il sole, uccidendo così i vegetali su cui i dinosauri erbivori basavano la loro dieta e decretando quindi uno scompenso nell’intera piramide alimentare degli animali preistorici, che si sarebbero così rapidamente estinti.
I ricercatori ipotizzano che l’asteroide precipitato nello Yucatan possa essersi “tuffato” in una enorme riserva di petrolio, lontana parente delle attuali riserve da cui viene estratto l’oro nero nel Golfo del Messico. Il violento impatto avrebbe vaporizzato il petrolio proiettando una gigantesca nube nell’atmosfera che si sarebbe presto incendiata causando una gigantesca palla di fuoco larga alcune centinaia di chilometri. Questo devastante fenomeno avrebbe profondamente destabilizzato il Pianeta e dato il là a numerosi e massivi incendi.