Secondo un gruppo di ricercatori del Duke University Medical Center (Stati Uniti), le quantità di caffeina presenti in caffè, tè e bibite gassate sono in grado di aumentare sensibilmente il livello di zuccheri nelle persone affette dal diabete di tipo 2 e potrebbero compromettere il regolare controllo della malattia.
Lane ha analizzato una decina di pazienti con il diabete di tipo 2, che bevevano mediamente due tazze di caffè americano al giorno e cercavano di tenere a bada la loro malattia attraverso la dieta, l’esercizio fisico e alcuni farmaci per via orale, evitando così le iniezioni di insulina. A ogni paziente, Lane ha affidato un piccolo dispositivo portatile per la rilevazione dei livelli di glucosio in un periodo di circa 72 ore. Il ricercatore ha poi affidato ai partecipanti al test tre diverse confezioni, dotate di alcune capsule contenti caffeina e alcune riempite con un semplice placebo. A parte la colazione, uguale per tutti i pazienti, gli altri pasti della giornata erano liberi.
«Non sappiamo ancora di preciso attraverso quale meccanismo la caffeina sia in grado di alzare i livelli di glucosio, ma abbiamo iniziato a isolare alcune possibili risposte. Un’ipotesi è che la caffeina interferisca con i processi che portano il glucosio dal sangue ai muscoli e alle altre cellule dell’organismo. Altrimenti, una causa potrebbe essere ricercata nella capacità della caffeina di modificare i livelli di adrenalina, un ormone molto potente che è in grado di variare i livelli degli zuccheri nel sangue» ha dichiarato Lane.