Da diverso tempo i cani fanno parte di quella ristretta cerchia di animali considerati interessanti dagli scienziati per la loro capacità di elaborare pensieri astratti. La ricerca ha dimostrato come i cani siano in grado di catalogare gli oggetti in precise categorie mentali: una chiara dimostrazione delle capacità cognitive e di astrazione finora verificata in alcuni primati e poche specie di volatili.
I ricercatori hanno addestrato quattro cani ad utilizzare un particolare touch-screen (uno schermo sensibile al tatto) per scegliere un’immagine tra le due presentate simultaneamente sullo schermo. Una fotografia ritraeva un cane, l’altra un semplice paesaggio. Per indicare la loro preferenza, i quattro animali potevano utilizzare il proprio naso per toccare il touch-screen.
Selezionando l’immagine del cane, i quattro amici dell’uomo ricevevano del cibo in premio, mentre scegliendo il paesaggio erano costretti ad aspettare qualche secondo prima di visualizzare nuovamente le stesse immagini sullo schermo.
Nella terza parte dell’esperimento, sullo schermo touch-screen sono state presentate le immagini di alcuni paesaggi, taluni con un cane in primo piano. I quattro “volontari” hanno quasi sempre scelto il paesaggio in cui compariva un cane, dimostrando di essere in grado di distinguere non solo tra l’immagine di un paesaggio e quella di un loro simile, ma anche tra due fotografie molto simili tra loro e differenti per un solo particolare.
«Questo notevole risultato dimostra che i cani sono in grado di utilizzare, con le dovute sfumature, i concetti astratti» ha dichiarato con soddisfazione Friederike Range, dell’Università di Vienna, che ha guidato il team di ricercatori e ha pubblicato recentemente il proprio studio sulla rivista scientifica Animal Cognition. [fonte principale: The Guardian]