Quasi tre secoli e mezzo dopo, la medesima luna è stata osservata e fotografata da una sonda spaziale della NASA, naturalmente intitolata a Cassini, il grande astronomo italiano.
La superficie di Giapeto ha infatti una particolare colorazione a due toni. Un emisfero è perennemente scuro, con lievi torni che virano al rosso, mentre l’altra metà della luna e perennemente chiara e brillante. Già nel diciassettesimo secolo Gian Domenico Cassini aveva rilevato questa particolarità del satellite, che rendeva Giapeto visibile solo su un lato di Saturno e non sull’altro.
Il volo ravvicinato, appena a 1640km di altezza, da poco effettuato dalla sonda Cassini ha fornito immagini dettagliatissime che potranno finalmente contribuire alla risoluzione dell’enigma legato a Giapeto. Il lato chiaro del satellite parrebbe infatti ricoperto da uno strato di ghiaccio bianchissimo, “sporcato” da materiali scuri probabilmente fuoriusciti dall’interno stesso della luna.
Lo Yin e Yang del Cosmo è servito…