Per la prima volta, un gruppo di astronomi ha osservato alcuni tornado di dimensioni titaniche emersi da un buco nero caratterizzato da una super-massa. La violenza dei venti cosmici sprigionati dal fenomeno starebbero soffiando con così tanta forza da influenzare la forma stessa della galassia da cui sono originati. La scoperta potrebbe aiutare i ricercatori impegnati nello studio delle prime fasi evolutive dell’Universo.
Generalmente i buchi neri emettono gas ad altissima temperatura che, miscelati con i detriti che vi orbitano intorno, creano dense nubi in grado di sviluppare incredibili quantità di luce, tali da mettere in ombra intere galassie. Scomponendo la luce con apposite lenti polarizzate, simili a quelle dei comuni occhiali da sole, gli astronomi sono riusciti ad analizzare con precisione il fascio di luce emesso dal buco nero, calcolandone lunghezza d’onda e periodo. Interpretando i dati raccolti, è stato poi possibile determinare la forza dei cicloni di gas che si muovono intorno al buco nero a una velocità di circa 4000km al secondo, decine di migliaia di volte più forti dei loro omologhi terrestri. La forza dirompente di questi tornado è in grado di influenzare l’intera galassia PG 1700+158 e ciò che vi orbita intorno per milioni di chilometri.
La scoperta di Young, che per la prima volta ha consentito di osservare un buco nero da vicino nella sua struttura più intima, potrebbe aprire un nuovo capitolo nella ricerca dell’evoluzione di quel gran mistero che è l’Universo.