Una vita tutt’altro che semplice, affrontata però con estrema determinazione per la sopravvivenza. Per anni la capacità di queste larve di sopravvivere così a lungo in un ambiente tanto ostile ha costituito un vero e proprio enigma per ricercatori ed entomologi. Dopo molto tempo, i risultati di una ricerca gettano finalmente un poco di luce sull’incredibile capacità di adattamento delle larve del moscerino d’Antartide.
Pubblicata sulla rivista scientifica The Journal of Experimental Biology, la ricerca ha dimostrato come questa “disidratazione crioprotettiva” impedisca al ghiaccio di formare cristalli di acqua congelata all’interno delle larve, evitando inoltre al sangue di ghiacciare. Il meccanismo di protezione si avvia solo quando la temperatura raggiunge i -3 °C in particolari momenti dell’anno. Secondo le misurazioni effettuate dai ricercatori, in rare occasioni le tane delle larve raggiungono temperature così basse.